Lo sguardo sulla classifica e la mente rivolta ad uno stadio: bastano due istantanee per spiegare la “strana” domenica dei biancorossi. La girata di Arcamone al “Fratelli Ciavatta” di Miglianico era valsa il +6 sulle due riminesi, il +7 su Samb e Jesina ed il +8 sulla Civitanovese, le grandi favorite alla vittoria finale del campionato: “la settimana dei ricorsi”, però, ha fatto salire in cattedra il Giudice Sportivo, che ha ricucito lo strappo col Rimini 1912 (ora secondo a tre punti), in attesa di nuovi clamorosi colpi di scena relativi al “Caso Angolana”.
Lo stadio, invece, è il “Romeo Neri”, che tra sette giorni vedrà la capolista ospite degli stessi romagnoli, per una gara che potrebbe essere fondamentale nel campionato del Diavolo. Orta e soci, però, dovranno prima concentrare la loro attenzione sullo scoglio Olympia Agnonese: solo una vittoria contro i molisani, infatti, potrebbe permettere ai biancorossi di presentarsi alla “resa dei conti” in terra romagnola con la tranquillità di chi ha due risultati su tre a propria disposizione. Evitare cali di tensione: questo il diktat di mister Cifaldi, che deve verificare le condizioni di Farò, Gattari e Borrelli, rimasti precauzionalmente fermi nella partitella del giovedì. La situazione più preoccupante è quella che riguarda il difensore centrale, alle prese con un fastidio al ginocchio: se non ce la dovesse fare, è pronto Serao. Dall’altra parte, “Magovino” (come ama farsi chiamare dai propri tifosi il mister agnonese, Massimo Agovino) deve rinunciare al solo Galuppi, squalificato: al suo posto dovrebbe giocare Di Lullo. In avanti il bomber Milozzi sarà affiancato da Alberto Bernardi, che nell’edizione 1998/99 della Coppa Italia segnò un gol a Sebastien Frey in uno storico Castel di Sangro-Inter 1-1.
Teramo-Agnonese sarà diretta da una terna tutta veneta. Il direttore di gara, infatti, sarà Andrea Zuliani di Vicenza, coadiuvato dagli assistenti Francesco Rossini di Padova e Alessandro Lazzarotto di Bassano del Grappa.
Francesco Graduato