Route du Rhum 2010, conclusa la gara per il pescarese Davide Consorte

Adriatech_2Pescara. Si è conclusa ieri per l’abruzzese Davide Consorte la “Route du Rhum 2010” a causa di seri problemi all’imbarcazione. Il 31enne di Pescara, uno dei tre italiani partecipanti, è al momento in navigazione, grazie a rimedi di fortuna, verso Trinitè sur Mer (Francia) a bordo della sua Pogos 40 S / Class 40 “Adriatech”, la cui vela è dedicata all’Associazione Italiana Leucemie, Linfomi e Mieloma (AIL). La gara, iniziata domenica, si sarebbe dovuta concludere, in base alle condizioni meteo e del mare, dopo circa 20 giorni.

Il Gps di Consorte non era più in grado di segnalare la posizione, il ballast posteriore destro,  ovvero il sistema che consente, grazie a delle pompe, di spostare grandi quantità di acqua all’interno di appositi serbatoi, per ottenere il miglior assetto possibile dell’imbarcazione, ha iniziato a perdere acqua, lo strumento del vento ha smesso di funzionare e la drizza della randa, cioè il cavo che consente di issare la vela, si è rotta. Questi problemi hanno costretto l’abruzzese a prendere l’amara decisione di abbandonare la gara e  tornare indietro.

Sono rimedi di fortuna quelli che in queste ore consentono a Consorte di navigare e di arrivare al porto francese.  “Al momento ci sono venti da 25 nodi” ha fatto sapere poche ore fa via satellite, “faccio una velocità media di 9 nodi. Adriatech è lenta anche nelle surfate, forse anche lei è delusa, le nostra aspettative erano altre. Abbiamo lottato insieme in questi ultimi giorni, schiaffeggiati dal vento e dal mare. Poco sonno, poco cibo, ma strategicamente convinti di farcela. Se fosse possibile” ha poi aggiunto, “farei riparare la mia barca a Trinitè sur Mer per riprendere subito il mare. Devo ancora metabolizzare la mia decisione di tornare indietro. Auguro a Mura e Nannini di continuare bene la regata, nel nome della bandiera tricolore. Dobbiamo dimostrare di essere all’altezza dei grandi navigatori francesi, e, se possibile, superarli. Giovanni Soldini ci ha insegnato che è possibile”.

Il giovane abruzzese, nello scegliere la rotta, aveva deciso di andare verso Nord ed avrebbe iniziato oggi la discesa che, con tutta probabilità, lo avrebbe collocato tra le prime posizioni della sua categoria. Ieri però, dopo una navigazione di tre giorni con venti gelidi che spiravano a 30-35 nodi e mare molto mosso, sono subentrati i problemi. “Sono rammaricato” ha detto ieri sera al suo team a terra, “stava andando piuttosto bene, sono sicuro che la scelta Nord, seppur più esigente e massacrante, mi avrebbe premiato. Ahimè, però, i problemi oggi si sono susseguiti senza pietà”.

 

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