Il Teramo liquida la Recanatese con un secco 3-0 e si riprende il primato in classifica, approfittando dello scivolone a sorpresa della Jesina, battuta per 2-0 sul terreno di gioco di Città Sant’Angelo.
Mattatore di giornata il solito Arcamone: con la doppietta di oggi, il bomber argentino sale al primo posto (a quota sei, insieme a Laboragine della Santegidiese e Pazzi della Samb) nella speciale classifica dei marcatori. Prima della gara, mister Cifaldi schiera i suoi con il 4-4-2 ma sorprende tutti dando spazio in difesa all’under Raimondo (all’esordio in campionato). Sulle fasce Borrelli e Bolzan a creare gioco per la coppia d’attacco Arcamone ed Orta. Dall’altra parte, mister Siroti schiera il miglior undici possibile, potendo contare sui recuperi di Marchetti, Garcia e Basilico. Dopo le prime fasi di studio della gara, il Teramo passa al primo affondo: al 18’, sul cross dalla fascia destra di Cerchia, Arcamone si fa trovare pronto all’appuntamento con il gol. Il colpo di testa dell’argentino, all’altezza dell’area piccola, viene toccato dal portiere giallorosso Cantarini, che non riesce ad evitare che la sfera termini in rete. L’infortunio occorso dopo 20’ minuti a Raimondo scombina i piani tattici di Cifaldi, costretto dalla regola dei quattro under in campo ad una doppia sostituzione (oltre al difensore, fuori Borrelli per Ianni e Costa Ferreira). Gli ospiti provano ad approfittarne, andando vicini al pareggio con Moretti (il migliore dei suoi) che coglie il palo alla destra di Farò su un’azione seguente a calcio d’angolo. Al minuto 31, però, arriva la seconda doccia fredda della prima frazione per i leopardiani: Arcamone, lanciato a rete da Cerchia, viene steso fallosamente sui 25 metri da Patrizi. L’arbitro, giustamente, ravvisa gli estremi del fallo da ultimo uomo e spedisce in anticipo il difensore negli spogliatoi: a questo punto, sotto di un gol e in inferiorità numerica, per i marchigiani l’impresa, già difficile alla vigilia, diventa impossibile. Il primo tempo si chiude con un’occasione per parte: prima è Arcamone a sfiorare il raddoppio con un tiro ribattuto dal portiere Cantarini, poi è Moretti ad impensierire Farò con un tiro che termina di poco al lato della porta teramana. I biancorossi, nella ripresa, tornano in campo vogliosi di trovare la rete della sicurezza: al 48’ Costa Ferreira coglie un clamoroso palo a portiere battuto, sciupando un perfetto assist di Arcamone. L’appuntamento col raddoppio, però, è solo rimandato: al 52’ Orta semina il diretto avversario, entra in area e serve ad Arcamone un assist al bacio. L’argentino ringrazia, e a porta vuota deposita in rete: sesta marcatura e standing ovation per l’attaccante, vero trascinatore del Teramo attuale. Dieci minuti dopo, è Costa Ferreira a chiudere i conti, e regalare al Teramo il tris di reti e di successi consecutivi: Arcamone, stavolta, veste i panni di assist-man, per il primo gol in campionato del portoghese. La partita è praticamente chiusa, il Teramo non spinge sull’acceleratore: nei venticinque minuti finali, l’unico a farsi notare è Gambino, alla disperata ricerca del “gol perduto”. L’attaccante agrigentino prima sfiora la traversa con un calcio di punizione dal limite all‘81′ poi, quattro minuti dopo, viene fermato sul più bello dal bravo Cantarini. La gara si chiude praticamente qui: tre punti e primato solitario per i biancorossi che ora sono attesi da una doppia sfida verità, prima in trasferta a Trivento, poi big match infrasettimanale casalingo contro la Jesina. Negli spogliatoi Cifaldi ha dichiarato: “Dobbiamo comportarci come il ciclista in salita: dobbiamo pedalare a testa bassa. Non dobbiamo guardare né avanti né indietro. Oggi siamo stati bravi: nel primo tempo abbiamo sfruttato le occasioni che ci sono capitate, e nel secondo tempo siamo anche riusciti a chiudere la gara. Mi spiace sia per Raimondo, uscito per infortunio dopo venti minuti, sia per Borrelli: purtroppo è stata una sostituzione voluta dal regolamento”. Arcamone, invece, ha detto: “Stiamo migliorando. Oggi a tratti siamo riusciti a far vedere un gioco molto gradevole. Non guardo la classifica marcatori, segnare fa sempre piacere ma quello che conta è che vinca la squadra”. Amarcord finale con l’ex Marchetti: “Anche se la categoria e lo stadio non sono gli stessi di qualche anno fa, tornare a Teramo fa sempre piacere: conservo ottimi ricordi di questa città. Sulla gara di oggi, nel primo tempo abbiamo creato qualche pericolo, poi l’inferiorità numerica ha complicato i nostri piani e non siamo stati in grado di reggere l’urto del Teramo”.
TERAMO-RECANATESE 3-0
MARCATORI: 18’Arcamone, 53’Arcamone, 62’Costa Ferreira
TERAMO: Farò, D’Eustacchio, Russo, Colacioppo, Raimondo (21‘Costa Ferreira), Gattari, Borrelli (21‘Ianni), Cerchia, Orta, Bolzan, Arcamone (65’Gambino). A disp: Savietto, Lenart, Di Mauro, Curri. All: Cifaldi
RECANATESE: Cantarini Lo., Torregiani, Risté, Patrizi, Morbiducci, Marchetti (68‘Zannini), Moretti, Moriconi, Basilico (59‘Leopardi), Sbarbati (85‘Pericolo), Garcia. A disp: Canaletti, Bertini, Di Marino, Cantarini Lu. All: Siroti
ARBITRO: Emanuele Brodo di Viterbo (Prenna di Molfetta/Stasi di Barletta)
NOTE: ammoniti Bolzan, Ianni e D’Eustacchio nel Teramo, Morbiducci e Leopardi nella Recanatese. Espulso Patrizi al 31’ per fallo da ultimo uomo. Angoli 2-2. Recupero 1’+3′. Giornata poco nuvolosa, spettatori 2000 circa, con sparuta rappresentanza ospite.
Francesco Graduato