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Chieti, Premio Prisco: è tutto pronto per la XIV edizione

Chieti. Per un giorno l’anno Chieti, da città capoluogo di provincia dell’Abruzzo, diventa la capitale del Premio Nazionale “Giuseppe Prisco” e del Premio Speciale di Giornalismo “Nando Martellini”.

 Grandi nomi del calcio e del giornalismo italiano arrivano sul colle fondato, secondo la leggenda, dall’eroe omerico Achille per incoronare il dirigente di società, il calciatore, l’allenatore di serie A o B e il giornalista che maggiormente abbiano contribuito, con il loro atteggiamento equilibrato, alla serenità del campionato di calcio, accettando sportivamente la sconfitta e sdrammatizzando gli episodi controversi.

 Scenario naturale, sin dalla prima edizione, di questa prestigiosa iniziativa ideata e istituita, sempre a Chieti, dal compianto generale di Corpo d’Armata, nella Riserva, dell’Arma dei Carabinieri Corinto Zocchi è il Teatro Marrucino che tra meno di due anni (per l’esattezza l’11 gennaio del 2018) festeggerà ben 200 anni.

 A decidere chi, annualmente, stringerà tra le mani la scultura dedicata alla lealtà, alla correttezza e alla simpatia sportiva realizzata dal Maestro Mimmo Paladino è un’apposita giuria, unica per entrambi i premi, presieduta da Sergio Zavoli e composta da Italo Cucci, Gianni Mura, Gian Paolo Ormezzano, Marco Civoli, Franco Zappacosta, Ilaria D’Amico e coordinata dall’imprenditore Marcello Zaccagnini, presidente del Comitato organizzatore.

 A detta di molti, però, il successo sempre crescente che questa manifestazione riscuote di anno in anno è dovuto principalmente all’impegno del giornalista Stanislao Liberatore, da sempre uomo di fiducia di Zocchi, amico fraterno dell’avvocato Giuseppe Prisco. Fu proprio l’alto ufficiale originario di Guilmi a sceglierlo come suo diretto collaboratore all’indomani del 23 ottobre 2002, data della costituzione del Comitato organizzatore del Premio ed è stato sempre Zocchi, d’intesa con Sergio Zavoli, il “principe” del giornalismo italiano, a far sì che il 25 gennaio del 2013 venissero meritatamente cuciti sulle robuste spalle di Liberatore i gradi di Segretario Generale. E lui, da buon carabiniere in congedo, ha ripagato e sta continuando a ricambiare la fiducia accordatagli lavorando, durante tutto l’anno, in silenzio e con determinazione, ai rapporti di fair play con i club di serie A e B e, in particolare, nella lotta alla violenza negli stadi.

 In questa edizione, la numero quattordici, sono stati proclamati vincitori il presidente del Cagliari Tommaso Giulini, l’allenatore del Sassuolo Eusebio Di Francesco e l’attaccante del Napoli e della Nazionale italiana Lorenzo Insigne. Miglior penna dell’anno è stata invece eletta Emanuela Audisio, firma di particolare spessore del quotidiano la Repubblica. Inoltre, per la prima volta nella storia dell’iniziativa intitolata al compianto ex vice presidente dell’Inter, lunedì 18 aprile, con inizio alle ore 11, verrà conferito a Gian Marco Moratti, il “Premio Speciale della Giuria” per i suoi significativi meriti umani, educativi e sociali. La stessa giuria, infine, accogliendo la proposta dell’USSI – Gruppo Abruzzese Giornalisti Sportivi, ha conferito uno specifico e altrettanto importante riconoscimento al giornalista Rai Ciro Venerato, caposervizio TGR Abruzzo e prima firma del calciomercato della Domenica Sportiva. Tutti i vincitori hanno garantito la loro presenza così come prevede espressamente la rinnovata formula del regolamento.

 Il Premio Nazionale “Giuseppe Prisco”, che si pregia già dalla passata edizione del Patrocinio del Coni, oltre a simboleggiare un giorno di festa per il mondo del calcio italiano si conferma, dunque, con il suo messaggio di civiltà, un primo e fondamentale momento di fair play, ovvero di educazione rivolto, in primis, alle nuove generazioni che dallo sport (e dal calcio in particolare) devono ereditare un comportamento eticamente corretto che non deve esaurirsi nel semplice rispetto delle regole da adottare nelle diverse discipline sportive ma che, invece, deve diventare un vero e proprio modello di vita fondato sull’amicizia, sul rispetto del prossimo e sullo spirito di gruppo.

Francesco Rapino