Marcello Di Giuseppe è tornato a parlare.
L’ex direttore sportivo del Teramo, ospite di “ProTeramo” su TvSei, ha risposto alle domande dei tifosi.
“Voglio chiedere prima di tutto scusa, ai tifosi e ai bambini – ha spiegato – Di certo se tornassi indietro non lo rifarei, ma non si può pensare che un diesse faccia tutto da solo. Anche se non posso dire tutto. La combine? Non c’è stata”.
E ancora: “La curva mi ha detto in un comunicato che sono un coglione. È vero, in quella settimana lo sono stato. Di Nicola? Rapporti nell’ultimo mese ma abbiamo parlato molto di calcio. La sentenza parla di una partita consumata, ma dei 22 giocatori scesi in campo nessuno è stato chiamato in causa. Questa cosa dovrebbe far pensare. Come mi fa pensare quello che sta accadendo a L’Aquila. Sono il primo a volere che si salvi, ma mi pare il Teramo abbia pagato molto di più”.
E ha concluso: “Sono stato debole proprio perché tenevo al Teramo e ai tifosi”.