ORASI’ RAVENNA – MEC ENERGY ROSETO 93-82 dopo un tempo supplementare
Parziali: 21-18; 34-32; 48-52; 74-74; 93-82
RAVENNA: Smith 17, Deloach 27, Malaventura 15, Casini 3, Cicognani, Rivali 14, Raschi 4, Manetti 4, Masciadri 9, Smorto, Seck n.e, Salari n.e. Coach Antimo Martino
ROSETO: Allen 22, Borra 10, Ferraro 3, Marini 13, Mariani, Trevisan n.e, Bryan 4, Marulli, Moreno 15, Weaver 15. Coach Tony Trullo
Arbitri: Ursi, Pierantozzi, Maschio
Usciti per 5 falli: nessuno
Ravenna. Sfuma in dirittura d’arrivo la settima vittoria consecutiva per la Mec-Energy Roseto, che si squaglia durante l’overtime, dopo averlo agguantato proprio in extremis. Alla fine di un match costantemente all’insegna dell’equilibrio al Pala De Andrè di Ravanna finisce 93-82 per i padroni di casa.
Una gara bellissima e molto combattuta, giocata discretamente dai ragazzi di Trullo ma che sono stati parzialmente traditi nelle ultime battute da Bryon Allen, arrivato distrutto dopo avere giocato ininterrottamente 45′. C’è da capirlo, anzi da ringraziarlo per quello che aveva dato fino al 74-74 col quale le due squadre avevano chiuso i tempi regolamentari.
Artefice della vittoria del quintetto di Martino è stato indiscutibilmente Michael Deloach, ex Chieti e Reggio Calabria, nemico dei sostenitori biancazzurri. Lo statunitense ha realizzato 27 punti ed ha cercato in ogni modo di guidare i propri compagni al successo, nonostante gli ospiti siano stati capaci di ribattergli colpo su colpo fino a poco dal termine.
Parte meglio Roseto con Bryan ed un libero di Ferraro. Ravenna risponde con un mega schiaccione di Smith ed il tiro vincente di Rivali. Si sblocca Allen con una tripla. I padroni di casa ricorrono spesso alla soluzione dalla lunga distanza con risultati alterni. Gran rimessa di Moreno per Allen, 9-10 al 5′. Entra Deloach e si presenta confezionando l’alley-oop del 17-14 per Smith. Trullo ricorre a Marulli (tutt’altro che al top), che commette tre falli in poco più di un minuto. Dopo un nuovo vantaggio ospite, la tripla di Deloach ed il libero dell’ex Malaventura regalano all’OraSì il 21-18 al termine della prima frazione.
Torna avanti Roseto grazie ad uno 0-6 di parziale ma un gioco da tre punti del solito Deloach rimette tutto in parità. A Marini replica Smith, prima che Manetti schiacci in faccia a Ferraro, mandando in visibilio i sostenitori di casa. Il n°12 si ripete poco dopo il time-out chiamato da Trullo. Smith porta i suoi sul 32-26. Tanti errori in attacco per gli Sharks in questa fase. Nel finale di frazione però i biancazzurri accorciano il divario, andando all’intervallo sul 34-32.
Si riprende con due tiri dalla lunetta messi dentro da Masciadri. Allen stoppa Deloach lanciato in contropiede, per la gioia dei supporter rosetani. Weaver prende in mano la Mec-Energy, segnando sei punti in fila. Al 25′ Roseto conduce 38-42. Ravenna però non molla la presa e rimpatta sul 46-46, prima del finale di marca ospite. Il terzo quarto termina 48-52.
Masciadri e Deloach riportano avanti i romagnoli ma subito dopo arriva la nuova tripla di Allen. Il quintetto di Martina trova il siluro del 58-55 ancora con l’ex Chieti ma è immediata la replica di Borra e Moreno. 58-59 al 35′. Smith schiaccia trascinandosi Borra, costretto al fallo: Ravenna si lancia sul 65-61 ma gli Sharks cacciano ancora una volta la freccia. Time-out sul 65-66 a 2’54” dalla fine delle ostilità. Due bombe di Malaventura intramezzate da una di Moreno vedono i padroni di casa condurre 71-69. Errori da ambo le parti prima che Allen pareggi quando mancano solo 9″. Deloach piazza la tripla del 74-71 ad un secondo dalla fine. E’il tripudio, sembra fatta per Ravenna. Invece dopo il time-out Marini pesca incredibilmente il jolly che regala il supplementare agli Sharks.
Peccato che nell’overtime l’Ora Sì prenda quasi immediatamente il largo, con Allen che sparacchia sbagliando tutte le sue conclusioni, anche dalla lunetta. Roseto è cotta, anche se le triple di Moreno (81-79) e Marini (87-82) regalano qualche barlume di speranza ma la vittoria è di Ravenna, che però ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per interrompere la striscia positiva dei ragazzi di Trullo, che seppur sconfitti tornano sulle rive dell’Adriaticco tutt’altro che ridimensionati.