L’Aquila. L’Aquila si rialza dopo due ko di fila, il Teramo prende contatto con una realtà diversa rispetto allo scorso anno. La squadra di Perrone fa suo il derby (2-0), mentre per Vivarini forse è arrivato il momento di cambiare qualcosa negli uomini, alcuni ancora provati psicologicamente da quanto accaduto in estate.
Perrone inserisce a sorpresa l’ex biancorosso Milicevic al posto dell’atteso De Francesco, mentre Vivarini conferma la formazione filtrata nelle ultime ore, con Da Silva titolare. L’Aquila vara il 3-5-2 per la prima volta per coprire una difesa inedita (costante delle avversarie del Teramo), ma bisogna attendere il 19′ per la prima emozione: Petrella scambia con Moreo che di destro coglie la traversa.
L’Aquila fa fatica a trovare varchi e Sandomenico, come quinto di centrocampo, fa fatica inizialmente a redensi pericoloso. La risposta arriva poco dopo la mezz’ora, quando il Teramo protesta per una presunta carica su Tonti. Il direttore di gara lascia proseguire e Ceccarelli viene chiuso in maniera provvidenziale da Scipioni.
Le emozioni latitano perché gli spazi scarseggiano sia per l’una che per l’altra squadra ed il primo tempo si chiude senza ulteriori chance per rossoblù e biancorossi.
I padroni di casa, dormienti, si svegliano ad inizio ripresa con il solito Sandomenico che, quando vede i colori biancorossi, non manca mai l’appuntamento: su una ripartenza rossoblù all’8′, Tonti respinge la battuta porta di Perna ma nulla può sull’ex Arzanese. E’ il vantaggio aquilano che spinge Vivarini a cambiare: Scipioni lascia il posto a Paolucci, Cecchini si abbassa e lascia il posto a centrocampo proprio al baby Pescara per un nuovo 4-3-3. Perrone invece mette in campo la doppia punta centrale con De Sousa accanto a Perna.
Per il Teramo però si fa notte prima della mezz’ora: Sandomenico, ancora lui, questa volta crossa in mezzo per Perna che comodamente sigla il raddoppio di testa. L’Aquila va vicino al tris con Mancini, anticipato in maniera provvidenziale da Caidi.
Poi non succede più praticamente nulla, con il Teramo che non riesce a creare pericoli dalle parti di Zandrini. Per i biancorossi i problemi invece arrivano ancora dalla difesa, con Altobello che si fa espellere dopo aver perso il pallone.
A parte Santarcangelo, la squadra di Vivarini si conferma piccola in trasferta e forse, a parte il modulo, è arrivato il momento di variare qualcosa in alcuni uomini. Da Teramo sono stati 387 i tifosi biancorossi al seguito della squadra per il derby.
L’AQUILA – TERAMO 2 – 0
L’Aquila: Zandrini, Bigoni, Sanni, Cosentini, Ligorio; Mancini, Milicevic, Triarico (1s’t De Francesco); Ceccarelli (11’st De Sousa), Perna, Sandomenico (28’st Di Mercurio). A disp.: Savelloni, Anderson, Iannascoli, Bensaja, Stivaletta, Palestini, Mancini. All.: Perrone
Teramo: Tonti, Altobello, Caidi, Brugaletta; Scipioni (15’st Paolucci), Amadio, Cenciarelli (10’st Di Paolantonio), Cecchini; Petrella, Moreo, Da Silva (22’st Le Noci). A disp.: Narduzzo, D’Orazio, Vitturini, Loreti, Palma, Monni. All.: Vivarini.
Arbitro: Niccolò Pagliardini di Arezzo.
Reti: 8’st Sandomenico; 29’st Perna.
Note: spettatori 1429; ammoniti Bigoni, Triarico, Mancini, Brugaletta, Di Paolantonio; allontanato Grilli al 31’st per proteste, espulso al 45’st Altobello per fallo ultimo uomo; recuperi 2′ e 5′.