Pescara-Reggiana 2-0. Bianco-azzurri in finale contro il Verona

pescara_curvaIl Pescara batte la Reggiana 2-0 e vola in finale contro l’Hellas Verona. Reti di Ganci e Zizzari

Pescara20
Reggiana

Ganci 17′

Zizzari 35′ 2t

 

PESCARA ( 4-4-2) Pinna, Zanon, Petterini, Coletti, Mengoni, Olivi, Gessa  Tognozzi (dal 40’st Zappacosta), Sansovini(dal31’st Zizzari), Dettori, Ganci ( dal 22’st Soddimo)   . A disp: Prisco, Sembroni, Medda, Zappacosta, Bonanni,  Soddimo,  Zizzari. All. Di Francesco.

REGGIANA (4-4-1-1) Tomasing, Girelli(dal 9’st Ferrari), Mei, Saverino, Zini, Stefani, Nardini, Maschio( dal 9’st Romizi), Ingari,  Alessi, Anderson(dal 31’st Viapiana). A disp: Manfredini, Romizi, Viapiana, Castiglia, Ferrari, Morelli, Temelin. All. Domissini.

 

Arbitro: Gambini di Roma 1

Assistenti: ( Fortarezza – Tozzi )

Reti: 17’pt Ganci, 35’st Zizzari

Ammoniti: Tognozzi, Petterini, Mengoni, Zappacosta ( P )

Angoli: 4 Pescara , 1 Reggiana

 

Pescara. Davanti ad uno Stadio Adriatico vestito a festa il Pescara strapazza la Reggiana, aggiudicandosi così il passaggio alla finale dei play-off per la promozione in serie B.

Partita praticamente a senso unico con i biancoazzurri padroni del campo dal 1’ al 90’ minuto: un Pescara a tratti spettacolare crea occasioni e pressa l’avversario costringendolo a rinchiudersi nella propria metà campo senza lasciare respiro ai granata.

Mister Di Francesco, riconferma gli stessi undici di domenica scorsa dando di nuovo fiducia al modulo tattico 4-4-2, recuperando in extremis l’esterno sinistro Bonanni, che però parte dalla panchina.

Il Pescara si presenta con Pinna tra i pali, linea difensiva a quattro con Zanon e Petterini terzini, mentre la coppia centrale è formata dal duo Mengoni – Olivi.

Il centrocampo pescarese è composto da Coletti e Tognozzi sulla linea mediana, mentre Gessa e Dettori sono rispettivamente gli esterni; l’attacco pescarese invece è guidato da Ganci – Sansovini.

Nella Reggiana numerose le assenze per infortunio Rossi, D’Alessandro,  Mallus e Ferrando, mentre recupera Ferrari dalla squalifica.

Dominissini conferma il 4-4-1-1 con Tomasig in porta, difesa a quattro con Girelli, Mei out difensivi, i centrali sono Zini – Stefani.

Il centrocampo degli emiliani è affidato a Saverino e Maschio sulla linea mediana, Nardini e Anderson sono gli esterni con Alessi trequartista a sostegno dell’unica punta Ingari.

Parte subito bene il Pescara al 2′ la prima vera occasione per il Pescara con Ganci che si libera in area lasciando partire un sinistro non molto potente: la palla passa a un metro dal primo palo della porta di Tomasig.

Al 6′ nuova opportunità per i biancazzurri: un colpo di testa di Ganci sulla trequarti smarca Gessa che arriva al limite dell’area reggiana sparando alto sulla traversa.

12′  ci prova Gessa a far impazzire la difesa ospite con un dribbling secco sulla fascia destra a rientrare, ma poi, al momento del cross, si allunga troppo la sfera che esce dal rettangolo di gioco.

Il Pescara preme sull’acceleratore alla ricerca del vantaggio che giunge al 17′  con una rete di Ganci. Sansovini sguscia sulla sinistra bruciando sul tempo il marcatore, serve al centro per Ganci che di piatto la mette lì dove il portiere Tomasig non può arrivare.

Al 22′ protagonista ancora Gessa che supera un avversario con un ‘sombrero’ e tira al volo dal limite dell’area di rigore della Reggiana: la palla però arriva tra le braccia del portiere Tomasig.

Due minuti dopo si sveglia la Reggiana con una conclusione di Maschio dall’interno dell’area di rigore biancazzurra dopo una mischia davanti a Pinna: il tiro a botta sicura del giocatore ospite però si infrange sul muro eretto dal Pescara.

33′ Ganci illumina per Sansovini che entra in area avversaria in velocità, salta il portiere in uscita e non riesce a trovare la porta da posizione defilata. La palla è spazzata dall’area della Reggiana.

Al 38′ Gessa lancia Sansovini in area emiliana, tiro dell’attaccante biancazzurro a colpo sicuro ma la palla è alzata sulla traversa da un intervento in scivolata di Stefani.

44′ Funziona l’asse Sansovini- Ganci con il tiro di quest’ultimo dal limite dell’area emiliana che trova i guanti di Tomasig.

Termina sul risultato di 1-0 la gara nel primo tempo col Pescara praticamente assoluta protagonista contro una Reggiana praticamente con la testa già in vacanza.

Nella ripresa entrambe le formazioni ripropongono gli stessi schieramenti di inizio partita; non cambia l’atteggiamento tattico del Pescara che al 3’st si rende pericoloso: Gessa pennella al centro dell’area reggiana un cross sul quale non arrivano né Ganci né Sansovini, sul secondo palo c’è Dettori che dribbla il portiere in uscita ma non riesce a trovare lo specchio della porta.

Al 6’st Pescara da applausi: Dettori crossa per Sansovini al centro dell’area reggiana, stop di petto dell’attaccante biancazzurro e rovesciata fermata in due tempi da Tomasig.

10’st Il Pescara ci prova ancora questa volta con Sansovini con una conclusione a volo dopo aver fatto girare la sfera a limite dell’area emiliana.

Cinque minuto dopo al 15’st ancora protagonista Sansovini prova a sorprendere Tomasig con un pallonetto da 25 metri, ma il portiere della Reggiana para con tranquillità.

Al 17’st Gran tiro dalla distanza di Ganci che costringe Tomasig alla deviazione in angolo.

20’st  è la Reggiana che prova ad impensierire la retroguardia pescarese con un sinistro di Saverino dai 30 metri respinto con i pugni da un sicuro Pinna.

Un minuto dopo al 21’st risponde il Pescara con un sinistro di Dettori uscito di poco dallo specchio della porta ospite.

Al 26’st tiro alto di Sansovini dopo una bella azione orchestrata dai biancazzurri.

34’st salvataggio spettacolare di Olivi su un’incursione di Alessi, due minuti dopo al 36’st il Pescara  raddoppia. Zizzari realizza un gol di pura rabbia agonistica con una fucilata sotto la traversa da posizione impossibile.

L’arbitro Gambini decreta il finale con il Pescara che esce tra gli applausi del proprio pubblico dopo aver disputato una gara da protagonista, preparandosi così alla grande finale contro gli scaligeri domenica al Bentegodi e il 13 giugno all’Adriatico, la festa è solo all’inizio.

Rita Consorte

 

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