AREZZO (4-3-1-2): Baiocco; Carlini, Panariello, Monaco, Sperotto; Gambadori, Capece, Feola (40? st Calabrese); Tremolada (31? st Ceria); Defendi (23? st Betancourt), Cori. A disposizione: Rosti, De Martino, Milesi, Madrigali, Masciangelo, Del Magro, Vinci, Pugliese, Mariani. All. Ezio Capuano.
L’AQUILA (3-5-2): Zandrini; Sanni, Maccarone, Anderson; Bigoni, De Francesco, Bensaja, Mancini M. (41? st Di Mercurio), Piva; Sandomenico (20? st Perna), De Souza (36? st Triarico).
A disposizione: Savelloni, Cosentini, Iannascoli, Stivaletta, Mancini A.. Alle.: Carlo Perrone.
L’Aquila. Una gara di sofferenza e sacrificio ma alla fine grazie alla prodezza di Bensaja, al terzo minuto di recupero, i rossoblu tornano a casa con i tre punti che varrebbe la vetta della classifica, se non ci fosse la penalizzazione di un punto per il calcioscommesse, insieme alla Spal.
Prima pallagol per l’Arezzo: Capece su punizione mette al centro dove Cori fa da torre a Feola, anticpato sul più bello da Zandrini. L’Aquila risponde sempre su punizione: De Souza con un tocco sotto innesca Sandomenico che a tu per tu con Baiocco si fa ipnotizzare dal numero uno amaranto.
La ripresa incomincia come erano finiti i primi 45 minuti. Arezzo in avanti ma con meno intensità e quindi anche meno pallegol nitide. Le conclusioni di Tremolada e Cori ribattute dalla difesa, Feola colpisce in pieno la traversa da buona posizione, mentre Betancourt dopo aver conquistato il pallone davanti a Zandrini calcia fuori. Quando il pareggio sembra scontato arriva la magia di Bensaja che dalla distanza mette la palla all’angolino, battendo Baiocco. Grande festa per i rossoblu che conquistano, con sofferenza, la seconda vittoria consecutiva.