Il Pescara fatica con la Pro Vercelli: per la vittoria basta Caprari

Pescara (4-2-3-1): Fiorillo; Pucino, Salamon, Fornasier, Zampano; Zuparic, Memushaj; Caprari (64’ Pasquato), Bjarnason, Politano (88’ Pettinari); Sansovini (73’ Melchiorri). In panchina: Aresti, Abecasis, Gessa, Venuti, Lazzari, Torreira. Allenatore: Marco Baroni.

Pro Vercelli (4-3-3): Russo; Germano, Cosenza, Bani, Liviero; Ardizzone, Musacci, Castiglia (75’ Beretta); Belloni (63’ Sprocati), Bunino (72’ Emmanuello), Luppi. In panchina: Viotti, D’Alessandro, Milesi, Scavone, Ronaldo, Ferri. Allenatore: Cristiano Scazzola

Reti: 11’ Caprari

Arbitro: Juan Luca Sacchi di Macerata (Segna-Bindoni)

Ammoniti: Caprari, Bunino, Fiorillo, Fornasier

Dopo il derby vittorioso a Lanciano, Baroni va a caccia della terza vittoria consecutiva ricevendo all’Adriatico la Pro Vercelli votata alla salvezza. Il tecnico del Pescara si inventa un nuovo modulo riservando la panchina Melchiorri e schierando Caprari, Politano e Bjarnason alle spalle di Sansovini unica punta. L’influenza mette Rossi fuori gioco all’ultimo minuto, sulla fascia sinistra va Zampano.

A mettere subito il Delfino sulla rotta per i play off è Caprari che, all’11’, spegne le ottime intenzioni in avvio della Pro Vercelli e trova la prima rete stagionale al primo tentativo della gara: un tiro poco insidioso dai 30 metri che sorprende Russo, coperto dalla difesa, la palla rimbalza due volte sul prato bagnato dell’area e beffa all’angolino basso il portiere che si tuffa in ritardo. 1-0. L’occasione per il raddoppio biancazzurro arriva dopo soli 6 minuti, impostata ancora dalla percussione di Caprari, è Bjarnason a concludere ma stavolta la difesa ospite riesce a deviare in corner: dalla bandierina Politano la mette in mezzo, Germano nel tentativo di spazzarla via dà palla nuovamente a Caprari, chiuso un’altra volta in calcio d’angolo. Con un Pescara che attacca ma non sa impostare, la squadra di Scazzola è costretta ad aspettare le scuciture per poter colpire in contropiede: pericoloso quello del 35’ e Fornasier deve spazzare in mezza rovesciata nel cuore della propria area sul cross di Belloni. Il pallino rimane comunque in mano a Caprari e Bjarnason e, senza troppe emozioni, il Pescara si porta il vantaggio negli spogliatoi all’intervallo.

La ripresa parte con il Pescara all’attacco: al 7’st Politano lancia Bjarnason che stoppa splendidamente di petto ma poi scivola al momento del tiro, sprecando una possibile buona occasione. A ritmi poco serrati, gli adriatici vanno a caccia del raddoppio ancora al 20’st, ancora con l’islandese che stavolta arriva bene sul lancio di Sansovini ma il suo colpo di testa è troppo schiacciato a terra e non inquadra lo specchio. Il tridente in seconda linea di Baroni produce poco, allora al 22’st Politano prova la botta da fuori ma è centrale e Russo blocca senza problemi. Se i piemontesi non apportano troppi pericoli alla porta di Fiorillo, il brivido al portiere del Pescara lo procura Salamon al 28’st deviando sopra la traversa un cross che per poco non si traduce in autorete. L’unico modo per Baroni di togliersi la paura di dosso è incrementare il risultato: ci prova sostituendo un Sansovini poco incisivo con Melchiorri, seppur poco in forma; la mossa dà coraggio alla truppa e Zuparic, al 31’ st, si porta al tiro che sfiora la traversa di Russo. Uno degli unici sussulti della formazione di Scazzola lo fa registrare Luppi, che se ne va in fuga al 34’st fino a tirare da buona posizione ma arriva Salamon a chiuderlo in angolo con il tempo giusto. Gli ospiti si affannano nel finale per riprendere almeno un punto, il Pescara poco fa e ancor meno imprime: Pasquato apparecchia alla grande al 39’st dalla bandierina per Bjarnason che la gira di testa ma senza convinzione. Ed ecco il colpo di scena a 5 minuti dal 90’: Luppi suona la carica, la difesa di casa pasticcia, nella mischia Ardizzone riesce a metterla a fil di palo e solo un miracolo di Fiorillo nega il pareggio alla Pro. A miracoli pareggia anche Russo e poco dopo ripiega sul proprio errore sbarrando la strada a Politano che gli aveva rubato la palla. Il thriller si consuma tutto negli ultimissimi minuti, con i piemontesi che arrivano ancora al cospetto di Fiorillo, in extremis  Zuparic salva portiere e risultato.

Sofferta la vittoria contro l’avversaria da bassa classifica, il Pescara guadagna punti pesantissimi per salire nella zona play-off, ma domenica in casa della diretta concorrente Avellino, con un gioco così latitante, servirà ben altra fortuna.

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