Spezia: Chichizola, Valentini, Milos, Datkovic, Luna (67’ Nenè), Juande, Brezovec, De Las Cuevas ( 76’ Kvrzic), Catellani, Situm (71’ Stevanovic), Giannetti. In panchina: Nocchi, Piccolo, Madonna, Acampora, De Col, Cisotti. Allenatore: Nenad Bjelica.
Pescara: Fiorillo, Rossi (80’ Pasquato), Pucino, Zampano, Salamon, Fornasier, Zuparic, Brugman, Politano (71’ Gessa), Sansovini, Melchiorri. In panchina: Aresti, Abecasis, Vrdoljak, Selas, Pettinari, Caprari, Torreira. Allenatore: Marco Baroni.
Reti: 33’ Melchiorri, 46’ Brezovec, 55’ Brugman, 79’ Stevanovic
Arbitro: Renzo Candussio di Cervignano (Del Giovane-Carbone)
Espulso: Giannetti
Ammoniti: Salamon, Giannetti, Brugman, Catellani, Juande, Gessa
E’ uno scontro diretto quello che il Pescara va a giocarsi al Picco di La Spezia contro le aquile di Nenad Bjelica: due, al fischio d’inizio, i punti di vantaggio dei liguri sulla squadra di Baroni, che schiera la formazione-tipo con la sola aggiunta di Fornasier a centro area, avanzando Zuparic in mediana al posto dello squalificato Bjarnason: scelta che ben lo ripagherà.
Il primo tempo vede i padroni di casa fare la partita e il Pescara attendere l’occasione cinica. E’ Brezovec la più grande insidia spezzina, che al 17’ prende iniziativa e va al tiro appena entrato in area, trovando la prima, ottima opposizione di Fornasier che devia sul fondo con la testa. Ben più importante l’intervento del difensore pescarese al 20’: Milos crossa col contagiri dalla sinistra per l’inserimento sul palo opposto di Giannetti, Fiorillo lo anticipa in uscita bassa ma non trattiene e la sfera diventa buona per la botta sicura di Catellani che spara a portiere battuto ma Fornasier gli si materializza sulla linea di porta e salva con il petto. Evidente la difficoltà della difesa pescarese, che al 23’ non riesce ad evitare a Situm di liberare dal limite a sinistra un diagonale radente che esce a fil di palo. Si deve aspettare il 26’ per la reazione del Pescara, con Sansovini che cerca la conclusione a giro ma manca il bersaglio: poteva servire i compagni ma è comunque il primo sussulto pescarese. Ci riprova subito Zuparic, che sul limite giganteggia e si libera della marcatura con un controllo in finta ma il portiere Chichizola si tuffa a coprire l’angolino basso alla propria destra. Tocca poi a Politano dalla parte opposta ma viene rintuzzato dalla difesa chiusa a murare l’assalto biancazzurro. Al rapporto manza solo Melchiorri, che risponde “presente” al 33’: parte da Brugman l’imbucata verticale per l’attaccante biancazzurro che fa il movimento da manuale a bruciare Valentini sul fianco destro per poi accentrarsi e seccare Chichizola in tunnel con un diagonale destro. 0-1. La controreazione spezzina, però, è massiccia seppur portata unicamente da Brezocev e sempre su calcio piazzato. Il primo tentativo al 38’: punizione battuta dal vertice sinistro, la palla rimbalza nel cuore dell’area piccola senza che nessun difensore riesca a respingerla ma Fiorillo riesce ad anticipare in presa Giannetti. Il secondo al 42’, con Brezovec che cerca la porta direttamente dalla bandierina e Fiorillo allontana la palla con i pugni. La spunta al primo di recupero: fallo di Rossi fuori area, le prove sono ben servite a Brezovec che con un destro magistrale la manda nel ‘sette’ alla destra di Fiorillo che non può arrivarci nonostante il volo impegnativo. La prima frazione si chiude sull-1-1.
A rompere l’equilibrio ristabilito interviene, al 2’ della ripresa, l’arbitro Candussio, costretto ad ammonire per la seconda volta Giannetti, ingenuo ad entrare in scivolata killer quanto insensata su Zuparic: lo Spezia deve così farsi tutto il secondo tempo con l’uomo in meno. Nell’immediato sembra non risentirne: al 4’ i padroni di casa si procurano un ottimo calcio di punizione dal fianco sinistro dell’area pescarese, sulla battuta di De Las Cuevas esce a vuoto Fiorillo, mentre tutta la difesa si lascia sfuggire Datkovic e l’esperto saltatore di testa grazia il Delfino mandandola di poco alta sopra la traversa. Gli uomini di Bjelica riempiono il vuoto in difesa buttandosi avanti: all’8’ Catellani avanza dalla destra palla al piede e conclude dal limite chiamando Fiorillo alla ribattuta con i pugni. Una strategia che, però, paga dazio sulla prima verticalizzazione biancazzurra, al 10’st: l’innesco è per Melchiorri che si insinua in area dalla sinistra e si porta a spasso il portiere ligure che rimane in piedi ma sguarnisce la porta, così il suggerimento al centro per Brugman diventa un goal facilissimo. 1-2. Se i numeri avvantaggiano gli adriatici, la sorte si rivela avversa: Rossi, al 15’st, manda la palla a baciare la faccia interna del palo e, di rimbalzo, tra i guanti di Chichizola. Bjelica, in svantaggio su tutti i fronti, non resiste alla tentazione e cala l’asso brasileiro: un altro attaccante dentro, fuori il difensore Luna. E il Pescara approfitta, anzi no: al 24’st Melchiorri si mangia l’incredibile, lanciato ancora profondo verso la porta, dribbla Chichizola ma l’impatto con il portiere provoca uno strano rimbalzo al pallone, Melchiorri se lo ritrova troppo sotto al corpo a un metro dalla porta vuota e cicca l’appoggio più comodo del mondo, così permette a Situm di spazzare sulla linea. Un errore che costa carissimo e al 34’st si rovescia la situazione: calcio d’angolo dalla destra, Nenè spizzica nel mucchio indirizzandola al palo opposto, la palla rimane lì con il ritardo di Fiorillo, Stevanovic ci si avventa in scivolata e punisce l’imprecisione offensiva e difensiva del Pescara, imperdonabile sulle marcature in situazione inattiva. 2-2. L’occasione per il definitivo successo biancazzurro arriva al 43’st, con Melchiorri ancora protagonista di un triangolo con Gessa ma poi finisce la benzina per andare a chiuderlo con il solo portiere rimasto da superare.Quattro i minuti di recupero assegnati da Candussio che diventano un patema per Baroni: all’ultimo Lo Spezia va a guadagnarsi una punizione a bordo area e si paventa lo spettro dell’andata, quando Valentini strappò la vittoria al 95′ su papera di Aresti; stavolta la barriera riesce a rintuzzare, ma la sensazione dello spreco rimane pesante.
I biancazzurri buttano alle ortiche l’opportunità di superare proprio gli spezzini e piazzarsi di diritto nella parte della classifica che conta. E’ Melchiorri “l’assassino” della vittoria, ma l’intera squadra di Baroni ha mostrato ingenuità ripetute e, soprattutto, di subire nettamente l’intensità degli avversari con l’uomo in meno. Il risultato salva la trasferta ma non la faccia.