Teramo. Stupore, meraviglia, incredulità. Questo lo stato d’animo del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, all’indomani delle dichiarazioni del gruppo consiliare del Pd sui rapporti tra istituzioni e Teramo Basket.
“Ma dove erano i consiglieri comunali e quelli regionali del Pd quando il Presidente del Turco e la Giunta di centro sinistra non finanziarono la legge sulle eccellenze sportive regionali?” chiede Brucchi, che respinge al mittente le accuse mosse ieri dal capogruppo Giovanni Cavallari.
“Vorrei ricordare” continua “che anche nel 2008, quando al governo regionale c’era il centro sinistra, forte della presenza in amministrazione di alcuni dirigenti del Pd teramano, il Teramo basket e altre eccellenze sportive non percepirono alcun contributo dalla Regione che fece sì la legge, ma non la finanziò, con un’operazione di malapolitica che non ebbe altro effetto se non quello di generare una serie di false aspettative. Una vicenda che penalizzò e mortificò non soltanto le società di serie A, ma tutto un mondo sportivo che per realizzare i propri eventi faceva affidamento proprio sugli effetti di quella legge. Però, nessuno disse niente. Nessuno chiese se il progetto Teramo basket o Roseto basket o Pineto volley fosse di interesse per le Istituzioni. Dove era, in quei giorni, il consigliere regionale Di Luca, che se non sbaglio era il coordinatore provinciale del PD? Eppure, adesso, all’improvviso il Pd teramano si scuote dal torpore e si fa interprete delle ragioni del Teramo basket, vera eccellenza della nostra comunità…”
Brucchi continua la sua replica dicendosi convinto del fatto che la Regione abbia altre priorità al momento, come la sanità “che assorbe buona parte del bilancio”.
Per quanto riguarda il Teramo basket il sindaco dichiara la sua vicinanza, dapprima come tifoso e poi come rappresentante della città. “Una vicinanza che questo Comune ha sempre dimostrato specie nei confronti del Teramo basket, nella certezza che si tratti di una vera e propria ricchezza cittadina, da tutelare e valorizzare con tutte le nostre forze. Una vicinanza fatta anche di impegni economici, visto che il Comune di Teramo, per permettere a tutte le società di fare sport, spende circa 530mila euro all’anno, a fronte di 102mila euro di incassi dalle società sportive”.
E tira fuori numeri e cifre, dichiarando che solo per il palazzetto di Scapriano, “il Comune spende per utenze, manutenzione, pulizia e quant’altro necessario circa 199.500 euro, quasi il 40% delle spese per tutti gli impianti comunali. Il Teramo basket, per tutte le strutture che utilizza tra prima squadra e vivaio, paga circa 52.550 euro all’anno e riceve dall’amministrazione comunale un contributo annuo di 55mila euro, che non abbiamo fatto mancare neanche in un momento così difficile per le amministrazioni comunali, quale quello che stiamo vivendo”.
Il sindaco spiega poi che nell’anno appena terminato ed in seguito alle nuove norme introdotte dalla Lega basket, per permettere al Teramo di poter disputare il Campionato nell’impianto di Scapriano, sono stati spesi 580mila euro, di cui 270mila provenienti dal finanziamento dei Giochi del Mediterraneo e 310mila dalle casse comunali.
“Ricordo tutto questo non per polemica, ma per dovere di corretta informazione ai cittadini e, in particolare, al Gruppo consiliare del PD che, evidentemente, non ha alcuna conoscenza del reale stato delle cose. E non solo: il Comune sta tra l’altro già lavorando per la costruzione di un nuovo Palazzetto”.
All’amministrazione comunale non sfugge, inoltre, l’importanza dell’attività di marketing territoriale svolta da una società come il Teramo basket.
“Mi auguro che la Regione possa individuare altre possibilità per dimostrare attenzione verso le società sportive di eccellenza” conclude Brucchi “trovando magari altre forme di finanziamento, necessarie per dare manforte alle società. Tutti insieme, però, dobbiamo ricordare che sì, lo sport è importante, ma ci sono momenti in cui le priorità per un amministratore possono e devono essere altre e questo non può e non deve sfuggire a nessuno. Altrimenti, non resterebbe che la miseria umana e politica di una strumentalizzazione senza senso, che altro non produce se non una pessima figura per chi, in un momento come questo, parla di cose che non sa e muove accuse che non reggono”.
Marina Serra