Il Pescara si conferma in trasferta: punto prezioso a Bologna

Bologna (4-3-1-2): Coppola, Masina, Maietta, Oikonomou, Ceccarelli (73’ Mbaye), Casarini, Matuzalem, Buchel (62’ Mancosu), Laribi, Cacia, Sansone (88’ Improta). In panchina: Da Costa, Ferrari, Zuculini, Bessa, Acquafresca, Troianiello. Allenatore: Diego Lopez.

Pescara (4-4-2): Fiorillo, Pucino, Fornasier, Salamon, Rossi, Politano (91’ Zuparic), Selasi (78’ Brugman), Memushaj, Bjarnason, Melchorri, Pasquato (77’ Caprari). In panchina: Aldegani, Zampano, Vitturini, Gessa, Paolucci, Di Rocco. Allenatore: Marco Baroni.

Arbitro: Eugenio Abbattista di Molfetta (Bottegoni-Santoro)

Ammoniti: Maietta, Pucino

Non è certo il quotato Bologna l’occasione migliore che il Pescara poteva trovare per riscattarsi dalla sconfitta interna con la Ternana, ma la squadra di Baroni ha sin qui mostrato un’ottima propensione alla vittoria in trasferta. Al Dall’Ara, il tecnico biancazzurro schiera subito titolare Fornasier, preso in prestito dalla Samp, a difendere il cuore dell’area insieme a Salamon, mentre in avanti non rinuncia alla coppia Melchiorri-Pasquato, supportata da Politano e Bjarnason. Lieto ritorno per Andrea Gessa, ripreso dal Frosinone per dar manforte al Delfino sulla trequarti, che si siede in panca a disposizione.

Non si nota, però, alcun divario nel primo tempo tra le due formazioni: il Pescara chiude bene tutti gli spazi agli emiliani, soprattutto grazie al nuovo supporto di Fornasier al centro della difesa. Il Bologna fa valere la forza di Sansone ma è proprio da una sua conclusione che, al 36’, i biancazzurri si guadagnano la migliore occasione della prima frazione: palla rintuzzata in difesa che Politano trasforma in una ripartenza micidiale, con la complicita di Melchiorri, poi il cross lungo per Pasquto che, da posizione defilata ma invitante, cicca la conclusione al volo e manda altissima la sfera sul fondo. I felsinei dalla loro hanno maggior quantità, eppure all’intervallo è l’equilibrio che regna sovrano.

Il secondo tempo, invece, si apre con un botta e risposta che smuove le acque. Melchiorri semina il panico al 5’ st e Ceccarelli riesce a contenerlo in calcio d’angolo. Dalla parte rossoblu reagisce, dopo meno di cinque minuti, Casarini che spara col sinistro sul bel servizio di Cacia, potente e precisa la sassata contro Fiorillo ma il portiere biancazzurro si oppone con i piedi. Si accende così il match: i padroni di casa sono nuovamente pericolosi nei successivi cinque minuti con un doppio Sansone, prima lanciato in profondità da Laribi per mandarla di poco sopra la traversa con un sinistro di prima intenzione, poi sprecone in chiusura di a mandare sulla schiena di Salamon un tentativo da fuori area. La risposta del Pescara passa da Rossi, che al 19’ st si inserisce dalla sinistra e trova lo specchio della porta ma, sulla traiettoria, anche il tocco di Casarini che manda la palla sul fondo. Risposta speculare al 21’st di Masina, che salta due uomini sfondando dalla sinistra e cerca il tiro-cross ma trova solo un calcio d’angolo. Diego Lopez fa esordire Mancosu e il Bologna passa a modalità raffica: ci riprova Cacia, al 24’st, costringendo Fiorillo alla respinta impegnativa. Baroni prova a risvegliare il suo attacco con Caprari per uno spento Pasquato, ma la crescita bolognese diventa incontenibile e, al 34’st, rischia di strabordare con una mischia furibonda davanti a Fiorillo che Pucino riesce a sbrogliare non senza patemi. La scelta del tecnico biancazzurro però, trova quasi ragione al 44’: Caprari arriva al cospetto di Coppola grazie alla cavalcata di rimessa di Pucino, violenta ma centrale la conclusione e l’estremo difensore respinge. Il recupero assegnato da Abbattista è lungo, Baroni blinda il centrocampo con Zuparic per Politano ma il Pescara non rinuncia agli ultimi affondi: Caprari si porta due volte alla finalizzazione dal limite ma il Bologna sa come rintuzzare. Sfidare la sorte non conviene, meglio tenersi un punto.

Un punto preziosissimo, sia in chiave classifica che per l’analisi tattica: bravi i ragazzi di Baroni a fare muro contro la seconda forza del campionato. Il Pescara si conferma squadra da trasferta anche con una rosa rimaneggiata: ora si spera nelle ultime ore di mercato.

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