Diverso ruolo, stessi colori: Filippo Della Valle resta alla Tombesi

Ortona. Arrivato alla Tombesi nella stagione 2016/2017, Filippo Della Valle ha saputo conquistarsi e poi confermare, anno dopo anno, la stima e la considerazione dell’intero ambiente gialloverde, per le sue doti tecniche e, forse ancor più, per quelle umane. Nella prossima stagione, la quinta per lui a Ortona, interpreterà un nuovo ruolo: viceallenatore della prima squadra, al fianco di Gianluca Marzuoli.

«Sono felicissimo di iniziare questa nuova avventura e non posso cominciarla se non ringraziando di cuore la società, a partire dal presidente, per l’attestato di stima che mi hanno fatto proponendomi questo incarico e per la fiducia che ripongono in me, da cinque anni a questa parte. Già l’anno scorso, in molte occasioni noi dell’Under 19 ci allenavamo insieme con la prima squadra e ho potuto confrontarmi più volte con Gianluca Marzuoli: sono sicuro che potremo lavorare molto bene assieme, essendoci una buona intesa tra di noi sia a livello tecnico, sia al di fuori del campo, ad esempio nella passione comune per la musica o per l’età comparabile dei nostri figli. Non sappiamo ancora la composizione del girone in cui capiteremo, ma sono certo che nella prossima A2 potremo dire la nostra, perché è stata costruita una bella squadra. Ai nostri “fedelissimi” Silveira e Adami, che potremmo dare per scontati ma in realtà rimangono dei grandi giocatori per la categoria, abbiamo aggiunto calcettisti di valore assoluto, come Bordignon e Sardella, giovani che hanno già fatto vedere le loro qualità, come Baroni, Masi e Napoletano, e un atleta come Jamicic che, con la maglia del Lucrezia, francamente mi impressionò quando venne a Ortona (io ero in panchina in quella partita) per le sue doti fisiche e tecniche. In più ci saranno Berardi, Francescano e Iervolino, tre ragazzi che ho allenato in Under 19 e sono prova del buon lavoro svolto in questi anni. Francescano soprattutto, che quando arrivai alla Tombesi era già nel settore giovanile, ha conosciuto una crescita esponenziale e sono molto felice di poterlo allenare anche in A2. Sono poi molto contento di ritrovare, come dirigente, anche Massimo Morena, che mi portò a Ortona nel 2016: ricordo che all’epoca ci dicemmo di quanto dovevamo tenerci stretta la Tombesi e di quanto eravamo fortunati ad esserci arrivati, e in effetti, qualche anno dopo, siamo ancora qui».

Per un capitolo che si apre, uno che si chiude: non sarai più l’allenatore dell’Under 19

«Confesso che inizialmente non mi sarebbe dispiaciuto di continuare in quel ruolo, ma ora mi rendo conto che la scelta della società è molto sensata. Negli ultimi quattro anni abbiamo costruito un settore giovanile da zero, principalmente grazie al lavoro del nostro dirigente di riferimento, Davide Di Giovanni. Dopo un ultimo posto, ci siamo qualificati per i playoff l’anno successivo e poi, la passata stagione, eravamo primi in campionato a una giornata dal termine, prima dell’interruzione causa Covid. Difficile fare meglio, probabilmente un ciclo era finito ed è giusto ripartire sotto una nuova guida. Mi auguro che tanti ragazzi dell’Under ci raggiungano in prima squadra, perché sarebbe il segno di un progetto vincente che va avanti, e che sento un po’ anche mio».

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