Teramo Calcio, gli ultras: “Da Campitelli piagnistei e poca chiarezza”

“Sentiamo il dovere di dire la nostra in seguito alle ultime esternazioni di Campitelli riguardo alla contestazione che portiamo avanti ormai da tempo nei suoi confronti”. Sono le parole del gruppo di tifoseria organizzata “Sedici Gradoni” del Teramo Calcio.

“Le motivazioni della stessa, già ampiamente motivate in precedenti comunicazioni, sono da ricercare nella poca chiarezza del suo operato negli ultimi anni. Partendo dagli arcinoti fatti di Savona fino ad arrivare all’annuncio dello scorso anno, dove come se nulla fosse, si prospettava il ritorno Di Giuseppe – proseguono – Accettare in silenzio tutto questo sarebbe un’offesa alla nostra intelligenza. In cambio poi di cosa? Di garanzie economiche per il futuro del Teramo? Il senso stesso di appartenenza ai nostri colori e alla nostra terra che da sempre muove ogni nostro gesto, non avrebbe più motivo d’essere se tutto questo passasse nel silenzio”.

I tifosi, insomma, non ci stanno e rispondono a recenti esternazioni del patron in merito ad un presunta volontà di non presentarsi più allo stadio e di voler mettere a fine stagione la società in liquidazione se le contestazioni non rientreranno.

“Se abbiamo deciso oggi di tornare a parlare è perché la classica pratica del piagnisteo non fa prevedere nulla di buono – concludono – Siccome già in passato chi l’ha preceduto (l’ex presidente poi scomparso, Romano Malavolta; ndg) cercava di cavalcare una contestazione personale, oggi come allora legittima, per mascherare problemi societari di altra natura. Quello che è sempre stato prioritario per noi non sono i risultati sportivi che per quanto gratificanti sono passeggeri, ma la qualità umana degli uomini che hanno l’onore di rappresentare il Teramo Calcio. E questo signore (Campitelli; ndg) non ha fatto altro in questi anni che dimostrare la sua pochezza umana, indipendentemente dai risultati che ha conseguito o conseguirà in futuro”.

Impostazioni privacy