Giulianova-Ravenna 2-2. D’Agostino: “Un arbitraggio vergognoso ci ha negato la vittoria”.

presidente_giulianova_calcio_dario_dagostinoGiulianova. Ci ha pensato l’arbitro Merlino di Udine a togliere la gioia dei tre punti per il Giulianova che a 4′ dalla fine stava vincendo 2-1 contro il Ravenna. Ha convalidato il gol di Piovaccari che era assolutamente da annullare per una netta spinta dell’attaccante, che poi ammetterà la furbizia in sala stampa, ai danni di Pucello. Tutti quanti hanno notato al Fadini cosa oggi è successo, quando il pessimo fischietto friulano dopo appena 7′ dal fischio d’inizio non ha concesso un netto rigore ai giallorossi per un abbraccio in piena area di Fasano ai danni di Vinetot. Il Giulianova certamente non è stato brillante come contro il Portogruaro e il Taranto, ma la sua partita, soprattutto nel primo tempo, l’aveva interpretata nel migliore dei modi. Era andato in vantaggio al 24′ al termine di azione di contropiede impostata da Censori con apertura per Campagnacci che era riuscito a far fuori ben due difensori e a depositare in fondo al sacco. Il pareggio ospite al 38, su punizione di Correa, complice la deviazione di un uomo in barriera che ha tratto in inganno Gasparri che quasi stava per compiere il miracolo di respingere quel pallone insidioso.

Nella ripresa mister Bitetto presenta Maritato al posto di Melchiorri, in campo nonostante la febbre. Il Giulianova soffre nel primo quarto d’ora. In 2 minuti il Ravenna sfiora il vantaggio prima con Piovaccari e poi con Correa che solo dinanzi a Gasparri alza oltre la traversa. Del Grande al 16′ spaventa Anania direttamente su punizione. L’estremo ospite si salva in corner. Fuori Campagnacci al 23′ e dentro Schneider che 5 minuti dopo si procura il fallo da rigore. Fasano lo travolge in piena area. Sarebbe cartellino rosso per l’evidente occasione da rete. L’arbitro, il pessimo Merlino che del più famoso mago di Re Artù non ha proprio nulla, estrae solo il cartellino giallo. Dal dischetto comunque l’attaccante italo-brasiliano non fallisce. Al 41′ la doccia fredda. Da un traversone dalla destra Piovaccari incorna di testa, ma prima rifila un spinta evidentissima ai danni di Pucello per poter liberarsi dell’avversario e colpire indisturbato. Esplode la rabbia del Fadini e dei giallorossi che un minuto dopo, però, rischiano di subire il 2-3 del Ravenna che colpisce prima il palo e poi si vede salvare sulla linea da Censori un tiro di Packer completamente libero.mister_leonardo_bitetto3

Al triplice fischio il presidente Dario D’Agostino, di solito pacato nei suoi commenti, sbotta in sala stampa. “Abbiamo visto tutti cosa ha combinato questo signor arbitro”, sottolinea il massimo dirigente giallorosso, “per nostra scelta non commentiamo mai le decisioni arbitrali. Ma questa volta è insopportabile ciò che è accaduto. Rigore negato su Vinetot, mancata espulsione di Fasano sul rigore concesso, gol irregolare di Piovaccari. A questo punto devo alzare la voce a certi livelli”.
E che il gol fosse irregolare lo ha ammesso lo stesso Piovaccari che in sala stampa ha detto di aver messo in campo un po’ di furbizia per liberarsi dell’avversario. Tanto di cappello all’attaccante del Ravenna che ha avuto almeno il buon senso di dire come sono andate realmente le cose.
A proposito dell’arbitro Merlino, va detto che al Fadini c’erano gli ispettori della Procura Federale che lo hanno tenuto a rapporto per quasi mezzora. Del resto che non fosse in giornata, Merlino, lo si era capito subito non concedendo il rigore su Vinetot.
Lino Nazionale

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