Sambuceto Calcio, intervista a Mattia De Deo

Sambuceto. Doveva essere il big match di giornata dell’Eccellenza abruzzese ed effettivamente non ha tradito le aspettative. Sambuceto-Spoltore è stata sicuramente una partita da “vetrina” per il massimo campionato regionale, con due squadre che hanno provato a vincere fino al 94esimo il match puntando sul gioco, e di sicuro non deludendo tutti i presenti sugli spalti per l’impegno e le belle trame viste per tutto l’arco del match.

 Di ciò ne è convinto anche uno dei protagonisti della partita, il portiere viola, Mattia De Deo: “In generale è stata una bellissima partita, e credo anche una delle nostre migliori prestazioni, nella quale forse meritavamo anche di più di quanto fatto”.

 E a mettere lo zampino sul pareggio finale, respingendo in maniera miracolosa quasi tutti gli attacchi del Sambuceto (nonché un rigore negli ultimi secondi) è stato il “dirimpettaio” di De Deo, uno dei grandi ex del match, Fabrizio D’Ettorre: “Fabrizio ha giocato una splendida partita, ha parato tutto quello che c’era da parare, e gli ho fatto i complimenti a fine partita”, svela il numero 1 viola, “È forte, lo conosco da tempo e devo dire che è davvero un ottimo portiere”.

 Su un ruolo particolare come quello dell’estremo difensore, che spesso può risultare determinante per l’esito di un match, e sull’importanza della sicurezza che quest’ultimo può trasmettere anche alla squadra, De Deo spiega: “Il portiere che fornisce sicurezza è sempre una cosa positiva per una squadra, poiché aiuta i compagni a sentire meno la pressione. Un portiere più grande ha un po’ di esperienza in più e può trasmettere tranquillità al resto dei giocatori, ma soprattutto ai ragazzi giovani, ai quali può dare qualche consiglio in più aiutandoli a migliorare. In linea di massima, sarà un’ovvietà, ma penso che tra portiere e attaccante, un attaccante se commette un errore può comunque cercare di rimediare, mentre questo di solito non è possibile per un portiere”. E le sagge parole del classe 1992 si abbinano anche alle ottime prestazioni fornite dal numero 1 del Sambuceto dall’inizio della stagione, durante la quale in diverse occasioni è riuscito a chiudere a più mandate la porta alle sue spalle e ad agire da vera e propria saracinesca. Nessuna esitazione così al pari di come spesso avviene in campo, quando gli si chiede quale sia stata la sua miglior parata in questa prima parte di stagione: «Sicuramente l’intervento contro la Torrese nel primo tempo, su un tiro da fuori diretto quasi sotto all’incrocio». Il riferimento del portiere è al bolide di Pietropaolo dal limite dell’area nell’incontro casalingo contro la squadra teramana alla settima giornata, sul quale De Deo aveva compiuto un doppio intervento prodigioso, il primo togliendo quasi le ragnatele nei pressi del “sette” alla sua sinistra e deviando in angolo, e il secondo, sugli sviluppi dello stesso corner, ad arpionare con un volo plastico la sfera neutralizzando, di fatto, l’offensiva degli ospiti.

 Tornando invece alla stretta attualità, da qualche tempo, ad agire nei pressi del portiere mister Del Zotti ha posizionato il capitano Beniamino, il quale sembra se la stia cavando in maniera egregia anche dopo l’arretramento del suo baricentro dalla linea dei centrocampisti a quella dei difensori. E sull’affiatamento col suo nuovo compagno di reparto De Deo spiega: “Con Tiziano mi trovo bene, ho giocato con lui anche nel mio primo anno in Serie D. Mi fido di lui perché è bravo anche tecnicamente, e quindi ci troviamo bene insieme. In generale anche a Sambuceto mi sto trovando a mio agio, non solo con i compagni, ma anche con lo staff e la società. Sto benissimo qui”.

 Le ultime battute del portiere sono per il cammino del Sambuceto in questo campionato di Eccellenza: “Noi vogliamo provare a fare il massimo. Il nostro obiettivo è sempre quello di vincere, e possibilmente provare a vincerle tutte. Poi alla fine di tutto tireremo le somme e vedremo dove siamo arrivati”.

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