Chieti. Nella riunione del 2 luglio 2019, dove è stata convocata la FIOM, la SEVEL aveva annunciato che entro metà ottobre avrebbe convocato un incontro per comunicare il budget del 2020 e i relativi volumi produttivi. Ad oggi tutto tace.
“L’unico rumore che si sente – si legge in una nota della FIOM – è il “bisbiglio” di alcuni “capi” che stanno mettendo in atto atteggiamenti che non si vedevano dagli anni ’60 per fare pressioni sui Lavoratori.
Tali atteggiamenti, speriamo essere delle iniziative individuali, sono esecrabili e nonostante siano stati più volte evidenziati tutto tace.
Sembra si sia scelta la strada più semplice invece di aprire una discussione reale per affrontare le condizioni di lavoro e il futuro delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
A tutto questo si aggiunge la situazione dei trasporti che non è allineata con le esigenze dell’azienda e che produce ulteriori problemi per i Lavoratori, in particolare quelli chiamati a fare straordinario la domenica notte.
Sembra di assistere ad una barca alla deriva nonostante la grande macchina organizzativa abbia costruito un contratto specifico per non avere problemi.
I Lavoratori vogliono conosce la rotta e per questo stanno lottando.
Lottano a schiena dritta per salvaguardare la propria dignità e per affermare il loro sacrosanto diritto di conoscere quali sono le prospettive della SEVEL.
La FIOM, insieme dai Lavoratori, continua a lottare per affermare le loro legittime richieste in particolare sul futuro dello stabilimento dei record.
La FIOM, vista l’alta adesione agli scioperi, ha chiesto l’apertura di un confronto reale per affrontare le problematiche fino ad ora denunciate”.