Corropoli. La procedura di estinzione della Fondazione Val Vibrata College, avviata dalla prefettura di Teramo, rianima discussioni politiche, per la verità mai sopite.
In una nota comparsa sui social, infatti, il gruppo di minoranza Corropoli 3puntozero, pone delle questioni e lancia giudizi estremamente critici su quello che è l’epilogo, oramai certo, del liceo D’Annunzio.
Ecco perché il liceo è fallito: per la sua allegra gestione e per gli inconciliabili obiettivi che perseguiva, scuola e strumento di potere. Perché i problemi non sono stati affrontati neanche quando sono venuti alla luce, condizionati anche dalle scadenze elettorali.
Per questo, non per le speculazioni politiche. “Non è colpa di chi alza il tappeto e trova l’immondizia, ma di chi ce l’ha messa e l’ha tenuta coperta”, si legge ancora. “Ma adesso bisogna risalire alle responsabilità, perché ci sono delle responsabilità: insegnanti non pagati, alunni che non si sa che fine faranno, debiti verso il Comune per le utenze che venivano pagate dal comune stesso e che probabilmente non riavrà indietro, soldi pubblici, soldi di tutti.
Una cosa è chiara però: probabilmente fino ad ora il Comune ha dovuto risparmiare, lo ha fatto per esempio sui servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria del paese, forse per pagare le spese di gestione del liceo, alcune gonfiate da esigenze extra scolastiche! Adesso che le porte si chiudono e che i soldi dovuti comunque non torneranno indietro, auspichiamo si inizi a pensare di più e meglio agli interesse di Corropoli. La ricerca della verità non è ancora finita”.