Atri, adeguamento sismico scuola Via Finocchi: “Mancano le relazioni tecniche”

“In riferimento alla delibera di G.M. n° 107 del 25.05.2018 avente ad oggetto: “Adeguamento sismico della Scuola Secondaria di 1° grado in Via Finocchi mediante sostituzione edilizia”, per un importo stimato di oltre 5’000’000,00 di Euro; nell’analizzare le schede di progettualità, si riscontra la mancanza di relazioni tecniche che obbligatoriamente devono essere allegate a norma del D.P.R. n. 207 del 05.10.2010 di esecuzione ed attuazione del D.L. del 12.04.2006 riguardante il codice dei contratti pubblici”.

A farlo notare sono i neo consiglieri eletti del Comune di Atri, Giammarco Marcone e Paolo Basilico, della lista Atri Civica.

 

“In particolare”, analizzano i consiglieri, “mancano i seguenti documenti: 1) Relazione Geologica; 2) Relazione Geometrica; 3) Relazione Termica, inoltre, tra gli elaborati grafici, mancano quelli volti ad illustrare il progetto strutturale nei suoi aspetti fondamentali per quanto riguarda, nello specifico, le fondazioni, gli schemi funzionali e il dimensionamento di massima dei singoli impianti sia interni che esterni.

La relazione geologica e quella geotecnica, in particolare, costituiscono elementi di una significativa ed efficace relazione sulle strutture, come si evince dall’art.26 lettera C del suddetto D.P.R. 207/2010 che nel descrive i contenuti cita testualmente: “ Relazione sulle strutture: descrive le tipologie strutturali e gli schemi e i modelli di calcolo; In Zona Sismica definisce l’azione sismica tenendo anche conto delle condizioni strategiche e topografiche, coerentemente con i risultati delle indagini e delle elaborazioni riportate nella relazione geotecnica”

Si osserva, inoltre, che la relazione sulle strutture allegata al progetto, oltre a non avere i riferimenti di carattere geotecnico prescritti dalla normativa per le mancanze sopra citate; schematizza una struttura che non identifica interamente quella riportata nel progetto architettonico. Al netto dello stralcio dell’Aula Magna che sembra essere separata da giunti sismici ma che in tal caso, comunque, dovrebbe far parte dello studio; non si comprende la ragione della mancanza dallo schema strutturale assunto dell’ala nord del fabbricato. La mancanza dell’ala nord dà luogo ad una modellazione con distribuzione di masse e rigidezze totalmente diversa da quella reale, falsando notevolmente i risultati conseguiti dalla elaborazione allegata al progetto.

Vorremmo sapere anche chi è il Tecnico Comunale responsabile della progettazione strutturale dell’edificio, per conoscere le ragioni della scelta progettuale dal punto di vista della protezione sismica del fabbricato E’ stato progettato un edificio fissato al suolo che, pur rispettando le regole antisismiche, si prefigge di preservare la vita umana evitando rotture fragili e conseguenti crolli, ma non esclude la possibilità di avere danni sulla struttura.

Ne consegue che un eventuale evento sismico potrebbe provocare danni tali da comportare l’inagibilità dell’edificio, con disagi per gli occupanti e spese aggiuntive per la riparazione dei danni stessi. Per quale ragione non è stata considerata la possibilità di utilizzare tecniche capaci di sottrarre l’edificio alle accelerazioni del suolo provocate dal sisma. Staccare cioè la struttura in elevazione dal terreno inserendo isolatori sismici che proteggono la costruzione nel suo insieme, incluso finiture, impianti ed arredi?

La tecnica dell’isolamento sismico nelle nuove costruzioni di edifici pubblici, è adottata correntemente dalle amministrazioni comportando una spesa aggiuntiva dell’ordine del 5-10% ma garantendo una protezione sismica totale.
Pertanto chiediamo alla nuova amministrazione, di ritirare la delibera in oggetto evitando brutte figure, cosi come accaduto e continua ad accadere per la Scuola Elementare di Via Umberto I, con la speranza che si faccia più attenzione, alla tutela della sicurezza dei nostri figli e degli operatori tutti soprattutto quando parliamo di strutture scolastiche”, concludono Marcone e Basilico.

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