Giulianova, un’immensa discarica nella zona industriale di Colleranesco

Un’immensa discarica a cielo aperto che cresce giorno dopo giorno, nonostante le ripetute denunce degli ambientalisti, dei pochi abitanti della zona. Accade a Giulianova, esattamente nella zona industriale di Colleranesco, in prossimità di un vecchio impianto di smaltimento del pattume chiuso dal 1990 e di ciò che resta degli stabilimenti della Saig.

Dallo scorso mese di settembre ad oggi il Comune di Giulianova non è ancora riuscito a bonificare l’area. O meglio, i rifiuti prima dell’estate furono portati via. Ma a distanza di poche settimane la situazione tornò punto e a capo con un peggioramento dello stato delle cose nell’ultimo mese. Qui di notte c’è chi continua a scaricare di tutto. Dai rifiuti ingombranti come vecchi elettrodomestici e mobili, a persiane e altro materiale proveniente da cantieri edili. E poi buste nere contenenti immondizia domestica, vecchi materassi, polistirolo, lamiere, scarti di ogni genere, dalla plastica al vetro, tutto ciò che, insomma, potrebbe finire nella catena del recupero e riciclaggio dei rifiuti.

C’è anche il sospetto che qualcuno si sia disfatto di solventi o prodotti chimici altamente inquinanti, riversandoli a ridosso di quello che un tempo era l’ingresso degli uffici della Saig. Un segno evidente, marchiato, dell’inciviltà di alcune persone. Anni fa il Comune decise di sistemare un paio di sbarre con lucchetto per impedire l’accesso su quest’area, totalmente al buio e che favorisce l’azione dei vandali con veri e propri attentati all’ambiente, a chi non fosse autorizzato. Ma è bastato poco per scardinare i lucchetti. I rifiuti vengono abbandonati sul lungofiume e a ridosso del fosso Trifoni che poi scarica direttamente nel Tordino.

Il problema sembra senza soluzione. O meglio una soluzione ci sarebbe: installare delle telecamere per la video sorveglianza e punire severamente i responsabili di tutto ciò.

 

 

 

 

 

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