Francavilla al Mare. “E’ sempre un buon auspicio promuovere l’azione anziché la tipica stasi da palazzo. Ma quali azioni compiere e a beneficio di chi, è sempre un’analisi spinosa e delicata”.
Così in una nota i rappresentanti del Movimento Francavilla 5 Stelle, che aggiungono: “Negli ultimi giorni, l’instabilità del Consiglio Comunale di Francavilla ha stimolato rivendicazioni programmatiche da parte del nostro sindaco, che hanno un lieve retrogusto propagandistico in quanto di difficile se non impossibile attuazione. Una spasmodica volontà di fare cassa, con presupposti non esattamente razionali, considerazioni favolistiche sul riassetto urbano, totale ignavia nei confronti di un’amministrazione che a malapena può permettersi di fare una puntuale programmazione degli interventi di manutenzione ordinaria. Ma andiamo per ordine. Il primo punto, ovvero l’alienazione del patrimonio pubblico, è privo di reale fondamento. Riguardo la vendita dei beni pubblici, scelta discutibile o meno per la quale comunque bisognerebbe sentire i cittadini che sono i legittimi proprietari, ci chiediamo come in questo momento di profonda e irreversibile crisi economica e nella fattispecie del mercato immobiliare, si possa pretendere (il tira e molla della piscina comunale ne è stato un esempio) di trovare acquirenti affidabili nel breve periodo. Procedere con i cambi di destinazione d’uso da turistico a residenziale è il colpo di grazia alla vocazione della nostra cittadina e in totale dicotomia con alcuni provvedimenti (come la tassa di soggiorno che in mancanza di strutture ricettive produrrebbe entrate miserrime) che si intendono prendere. Piuttosto cerchiamo di vessare di meno gli esercenti turistici con tasse e balzelli (vedi la Tares spropositata). Bene per i tributi minori: ma il gettito a quanto ammonterebbe? Sarebbe risolutivo? Comunque non si butta niente. Con la tassa di soggiorno non si fa altro che enfatizzare la refrattarietà dei turisti nei confronti di Francavilla (vedi anche parcheggi a pagamento). L’abbattimento della sirena, volendo sorvolare sulle questioni storico monumentali, risulta essere una vera imprudenza nell’ottica del cemento 0. Forse le priorità sono altre. Ci chiediamo, altresì, quale sia il metodo per liberare e ricollocare la fascia costiera, escludendo naturalmente la dinamite. Possiamo ripensare tutto l’assetto urbanistico, esercitare il pensiero è sicuramente una buona prassi nella dimensione dell’esercizio mentale, ma le economie devono essere disponibili e considerando la condizione delle casse comunali ci chiediamo da dove dovrebbero emergere. Siamo sicuri che l’edificio del Giudice di Pace non possa essere una sede definitiva per la caserma dei Carabinieri? La tenenza è una chimera conclamata, quindi per una caserma locale gli spazi sono più che sufficienti. Il plesso scolastico unico è un bel sogno ma, per il momento, cerchiamo di far studiare i nostri figli in ambienti sicuri. Il porto, altra chimera, anche lì: dove sono le economie? Ribadiamo il nostro quesito, ovvero quale sia il rapporto tra equilibri politici interni al consiglio comunale e il bene dei cittadini. Promuovere iniziative in condizione di squilibrio politico è pura propaganda e non fa bene alla cittadinanza. Piuttosto cerchiamo di porre più attenzione alle istanze a costo zero proposte da Francavilla cinque stelle, a gran parte delle quali non è stata concessa nemmeno la dignità di una risposta”.