Piano d’Orta: Italia Nostra si appella alla Soprintendenza per la tutela di elementi architettonici

La sezione pescarese di Italia Nostra, attraverso il Comitato “Bussiciriguarda” di cui è attiva componente e d’intesa con le altre Associazioni ambientaliste è impegnata per la salvaguardia, la bonifica ed il recupero dei siti industriali di Bussi sul Tirino e Piano d’Orta.

“Non è stato ancora prospettato un piano di risanamento condivisibile, sia per debellare qualsiasi residua preoccupazione sulla presenza in situ di materiale inquinante, sia per assicurare una ripresa delle attività industriali, e non solo, in un territorio impoverito in conseguenza dei drammatici eventi”.

“I fabbricati ancora esistenti, molti dei quali non compromessi dal punto di vista statico, presentano diversi elementi di pregio: dalle imponenti strutture in cemento armato (tra le prime applicazioni costruttive) che configurano complesse e suggestive spazialità; alle strutture voltate di ampia luce; agli eleganti paramenti in laterizio con inserti strutturali in pietra locale. Né va sottovalutato il valore identitario e memoriale che il complesso riveste per la comunità locale che a causa dei paventati abbattimenti vedrebbe cancellato il principale elemento costitutivo dell’insediamento”.

“Sembra invece che tali considerazioni siano del tutto assenti negli studi e nelle prime determinazioni sul sito; tanto che si ipotizza la demolizione dei fabbricati per pura presunta comodità di cantiere. Si considera invece l’area come indifferenziata e si mette nel conto la cancellazione dell’importante e documentata presenza di reperti di archeologia industriale, determinando un vuoto indistinto proprio al centro dell’abitato”.

“Va radicalmente ribaltata l’impostazione fino ad ora assunta: il Complesso edilizio industriale non è una complicazione da rimuovere per facilitare le operazioni di un risanamento dai contorni ancora incerti e non finalizzato alla riqualificazione territoriale; è, invece, una risorsa su cui puntare per il risarcimento ed il rilancio di un territorio colpito dalla crisi e che può trovare in quest’area ed in questi edifici un significativo fattore di un nuovo sviluppo”.

La sezione pescarese di Italia Nostra quindi si appella al comune di Bolognano perchè si impegni a difendere un’importante risorsa del suo territorio, alla Regione Abruzzo perchè mostri la volontà di salvaguardare la sua terra e alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Abruzzo perché tuteli una delle più importanti espressioni dell’architettura industriale italiana, ancora leggibile nella sua originaria configurazione.

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