Pescara, Forza Italia propone uso promozionale delle barriere antiterrorismo

Se gli imprenditori pescaresi dovranno sopportare il disagio rappresentato dalle barriere antiterrorismo posizionate sulla riviera nord e in tutto il centro pedonale, chiediamo al Comune di consentire loro di ‘adottare’ quelle stesse barriere, utilizzandole anche a scopo promozionale, e rendendole comunque più gradevoli alla vista“, è questa la proposta del vice capogruppo Forza Italia Vincenzo D’Incecco, presentata in Consiglio Comunale attraverso un’interrogazione urgente.

Prendiamo atto del temporeggiamento del vicesindaco Blasioli circa la provvisorietà o meno delle strutture, ma certamente non accetteremo che si lascino quelle barriere nelle mani di writer dal romantico spirito sessantottino come vorrebbe Sinistra Italiana e il sindaco Alessandrini“.

I cittadini di Pescara, allarmati e preoccupati dalle barriere antiterrorismo che il Comune ha deciso di installare in seguito agli attacchi terroristici avvenuti a Barcellona; in questi giorni ci hanno tempestato di domande e chiarimenti che noi abbiamo girato al SindacoInoltre, abbiamo chiesto di conoscere i costi sostenuti dal Comune per tale operazione, e soprattutto abbiamo chiesto di conoscere le intenzioni dell’amministrazione comunale in merito alla possibilità di ‘adottare’ tali barriere da parte delle attività commerciali della città“.

Di fronte alla nostra proposta di adottare le barriere a scopo promozionale, il vicesindaco Blasioli ha risposto di voler capire quali sono i termini temporali per la permanenza di quelle barriere ‘con l’auspicio di poterle togliere il prima possibile’ e nel frattempo annunciando la loro installazione anche al centro storico di Pescara vecchia e sulla riviera sud“.

“Ne prendiamo atto, anche se a nostro giudizio, quelle barriere sono destinate a restare per molto tempo in città e ci auguriamo che il temporeggiamento del vicesindaco non sia un tentativo di far calare l’attenzione per poi accogliere la proposta sessantottina del sindaco Alessandrini cioè quella di trasformare le barriere in murales a disposizione dei writer. Crediamo che quei blocchi di cemento possano avere una funzione sociale molto più utile se affidate a quei commercianti o balneatori che, loro malgrado, se li ritroveranno per mesi davanti alle proprie attività“, conclude D’Incecco.

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