Il municipio lesionato al piano superiore, dove si trova l’ufficio del sindaco, alcune abitazioni che presentano crepe evidenti dovute al terremoto di 10 giorni fa e che hanno costretto il primo cittadino di Notaresco, Diego Di Bonaventura, a firmare alcune ordinanze di sgombero, un’intera scuola trasferita nell’ex palazzo di giustizia perché il plesso non è sicuro.
Notaresco, una realtà di poco più di 6500 abitanti continua a leccarsi le ferite a seguito del terremoto. Danni ce ne sono stati e anche evidenti. A cominciare proprio dal palazzo comunale. La scalinata che porta al piano superiore è inaccessibile.
Una transenna non consente il passaggio. L’ufficio del sindaco è quello che ha riportato le maggiori lesioni e i calcinacci sono ancora sulla poltrona e a terra a dimostrazione che la scossa è stata violenta anche a pochi chilometri dalla costa, in un piccolo Comune di collina.
Il primo cittadino è stato costretto a trasferire in blocco i ragazzi della scuola nell’ex sede del tribunale, lungo il vialone che poi porta nel centro cittadino. L’ex palazzo di giustizia non ha subito danni, a differenza dell’edificio scolastico che presenta qualche lesione. E la preoccupazione del sindaco Di Bonaventura è soprattutto nei confronti di chi ha dovuto lasciare la propria abitazione.
“Non pensavo di trovarmi dinanzi ad una situazione di questo genere”, ha sottolineato il primo cittadino di Notaresco, “anche una persona di oltre 90 anni ha dovuto lasciare la propria abitazione. Una situazione non facile. Noi chiediamo di non essere esclusi dal piano che prevede fondi per il risarcimento danni. Abbiamo 36 persone sfollate, danni ad alcune strutture pubbliche”.
I tecnici del Comune, ad ogni modo, dal giorno del terremoto ad oggi hanno eseguito una serie di sopralluoghi sul territorio per avere una quadro della situazione, verificando anche l’entità dei danni per avviare le procedure di richiesta di risarcimento.