GoodTimesBadTimes – Buona.4

Il vostro affezionatissimo si congeda dal 2010 impacchettandovi un “Have a nice (bloody) Christmas”, con tre cult imperdibili, dedicati, come promesso,  alle “ladies di cityrumors”; gente sveglia, che vede e valuta non Vanamente i film che propongo,  e so’ soddisfazioni. E dedicati a chi ha  visto, ha valutato, da sempre… 

La visione è consigliata, indistintamente, ad un pubblico adulto. Anche se Kids...

 

Buona visione e.. buone feste.

Voto  9,5   “Natural Born Killers”   di Oliver Stone con Woody Harrelson, Juliette Lewis, Robert Downey Junior, Tommy Lee Jones, Tom Sizemore, Rodney Dangerfield 1994

naturalbornkillersLa mente umana è meravigliosa per diversi motivi; uno dei più rilevanti riguarda la capacità di proiezione.  Si può diventare killer in due ore? Si riesce  a posizionarsi in un universo  parallelo che poi tanto lontano non è, con in mano armi immaginarie che poi finte non sono, tra personaggi buffi, bizzarri e pericolosi, fra abusi, sangue, macchine veloci, droghe, introspezione, pentimento, rabbia, calma, arrivismo, ipocrisia, amore, amore malato, amore negato, amore mai nato..

Un capolavoro assoluto – regia di Oliver Stone – sceneggiatura di Quentin Tarantino* –  4 oscar per Woody Harrelson, Juliette Lewis, Tommy Lee Jones e Robert Downey Jr (ma dai ?!)  sommati a quello di miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior colonna sonorasarebbero stati comunque pochi**… tutto voracemente geniale, doloroso, accattivante, sensuale, letale, esaltante, coinvolgente…Onirico
 

  ” Io sono Mallory ”  ” Per me dovevano chiamarti Bellissima “

Una delle migliori pellicole della storia del cinema.


p.s.  Tra i  pochi motivi di orgoglio della nostra ridicola nazione c’è l’aver premiato a Venezia Stone e la Lewis rispettivamente come best Director e best Actress mentre nel resto del mondo si seguì una vergognosa caccia alla streghe per i contenuti e per le “pretenziosità”…ovviamente ad oggi tutti questi benpensanti si stanno mangiando i gomiti e sputano al cielo sperando in Newton.

**   Il risultato è stato zero..ma tutti conoscete la pochezza di validità di tale premio..comunque, almeno nel 1994, la scelta era piuttosto difficile. L’anno di film come Schindler’s list, Lezioni di piano, Philadelphia, Nel nome del padre..il ’94 è stato un anno artisticamente incredibile se aggiungiamo “Unplugged in Ny” Nirvana,  “Vitalogy” Pearl Jam, “Protection” Massive Attack,  “Definetely maybe” Oasis,  “Dookie” Green day,  “The return of space cowboy” Jamiroquai,  “Smash” Offspring,  “Dummy” Portishead,  “Catartica” Marlene Kuntz,  “Jar of flies” Alice in chains,  “Grace” Jeff Buckley, “Superunknown” Soundgarden…e, ovviamente, “T’appartengo” di Ambra…
*   Se per sbaglio dovesse leggere questo articolo (sicuro!) il beneamato Quentin mi scuoierebbe…ha rinnegato la paternità del film litigando a morte con Oliver Stone per aver “stravolto” i suoi scritti… caro Mr.Brown, ben vengano simili stravolgimenti.  

 

 

 Voto  8   “Kids”    di Larry Clark con Leo Fritzpatrick, Rosario Dawson, Justin Pierce, Chloe Sevigny  1995

 

Kids è simile una canzone. kids

Una strana, ipnotica melodia; una lullaby soporifera e dolce, al gusto di marmellata rubata. Socchiudiamo gli occhi, incantati dalle note, dai ricordi adolescenziali, dalle scoperte di ogni giorno, dagli amori puri e dal profumo di buono…

lasciandoci pigramente coccolare dalla cantilena… pian piano, come il fischio di un treno lontano, ci sembra di sentire qualcosa nel sottostrato fiabesco…come una chitarra distorta, che cresce, e mentre facciamo di tutto per ignorarla la chitarra si nutre delle nostre paure e si amplifica…

adesso riconosciamo il riff, ed è quello di “Highway To Hell “, a  spazzare via bruscamente la dolce melodia, a farci capire di essere vivi…

 e che le favole, non esistono.

 

 

 

 Voto 7,5   ” LaCapaGira”   di Alessandro Piva con Dino Abbrescia, Paolo Sassanelli, Dante Marmone, Mimmo Mancini 1999

 

lacapagiraUno degli esordi più eclatanti degli ultimi anni, Alessandro Piva, incoronato per questo film  miglior regista esordiente ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento disegna, insieme al fratello sceneggiatore, questa spassosa pellicola “made in Bari”.

A mia memoria, il primo film Italiano di cui vi parli in due/tre anni.

Il dialetto Barese è giustificato dall’ambientazione periferica, suburbana, delinquenziale, nella quale i due galoppini della coca Minuicchio e Pasquale ci introducono; ma i sottotitoli, almeno per la prima visione, sono fortemente consigliati per questo piccolo cult Italiano.

Personaggi tanto sconfusionati quanto tristemente reali gravitano nel mondo dei due sbandati.. dal capo, Carrarmato, a sua sorella, al giocatore di “macchinette del poker”, alla moglie disperata, all’albanese sul treno, alla bisca di Sab(b)ino.

Un mondo divertente, ma anche pericoloso, in cui la levità degli accenti prova a camuffare alcuni inevitabili epiloghi, di alcune evitabili scelte. 

Anche se a volte, in certi contesti, di possibilità di scelta, ve n’è ben’ poca.

 

 

AllTheBest 

Ivan Cesare Caponi  

 

 

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