Pescara, liquami e rifiuti da Fosso Grande al mare VIDEO

Pescara. All’indomani dell’annuncio di nuovi divieti di balneazione per il mare di Pescara Centro, spunta una nuova denuncia per scarichi sospetti che finiscono sversati nell’Adriatico: acqua maleodorante e rifiuti organici nel Fosso Vallelunga.

“Sono già trascorsi 4 giorni dalla denuncia dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ sulla presenza di uno scarico sospetto sul Fosso Vallelunga e dopo 96 lunghe ore la giunta Alessandrini è rimasta inerte, mentre sul Torrente continua a riversarsi una quantità incalcolabile di acqua maleodorante con tutto il proprio trasporto solido di rifiuti organici, carta igienica a brandelli e piccoli assorbenti” è la denuncia dell’associazione in capo a Berardino Fiorilli e Armando Foschi, che questa mattina ha registrato un video per testimoniare la portata dello scarico, “paradossalmente aumentata rispetto a sabato scorso”.

“Sabato scorso, raccogliendo le indicazioni dei cittadini, abbiamo segnalato alla giunta la presenza di uno scarico sospetto proprio sul Fosso Vallelunga, dove le ultime analisi dell’Arta indicano la presenza di elevati livelli di inquinamento da escherichiacoli, ovvero da feci e liquami”, aggiungono i due dell’ex amministrazione Mascia. Ciò che più preoccupa e che lo scarico, destinato a far sfogare le condotte per la raccolta di acqua piovana, riversi acqua e liquidi anche quando non piove.

“Parliamo di una condotta situata a pochi metri dalla foce, dunque dal mare-riviera sud, e davanti al fosso c’è una montagna di rifiuti organici accumulati in decomposizione, dall’alto simile alla mucillagine biancastra, pezzetti di carta igienica usciti a brandelli e arenati nel Fosso. Scavando nei ricordi è emerso che quella condotta raccoglieva e sversava nel Fosso, sino all’estate del 2009, il troppo pieno della Riserva naturale dannunziana, ovvero l’acqua piovana in eccesso della falda della zona del laghetto. Nell’estate 2009 si verificò l’allarme botulino, con la morte della fauna presente nel lago, e a quel punto l’amministrazione di centro-destra, peraltro insediatasi da un mese e mezzo, ha affrontato il problema eliminando quella condotta e dirottando il troppo pieno della Riserva naturale sulla condotta di via Antonelli e sull’impianto di sollevamento situato all’incrocio tra via Pepe e via D’Avalos, dinanzi al supermercato Tigre. Il tempo di chiudere i lavori, e di fatto siamo arrivati agli inizi del 2010, e da quel momento la condotta sul Fosso si è completamente asciutta non avendo contributi da altri allacci. Tutto questo sino a poche settimane fa”, concludono Fiorilli e Foschi, “quando quella condotta, come hanno denunciato i cittadini, ha ricominciato a sversare il proprio carico, ma è evidente a occhio nudo che non si tratta di troppo pieno, né di acqua piovana, e soprattutto è evidente il cattivo odore di feci che proviene dall’acqua in uscita ed è inequivocabile il contenuto”.

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