Giulianova. L’assemblea del Quartiere Annunziata di ieri sera è iniziata con più di mezzora di ritardo a causa di disguidi organizzativi; infatti, nonostante la sala fosse già stata prenotata da tempo, non vi era nessuno di autorizzato a garantire l’accesso alla struttura. Ma l’attesa non ha spaventato i cittadini e la riunione è stata partecipata e costruttiva come spesso accade nel Quartiere.
In merito al primo punto all’ordine del giorno, ‘Bonifica zona ex depuratore e riqualificazione area parco’, ha preso la parola l’Ingegnere Domenico Giambuzzi, direttore tecnico del Ruzzo. L’ingegnere ha iniziato il suo intervento con un breve excursus storico in merito all’impianto di depurazione presente un tempo sul territorio dell’Annunziata, ormai dismesso e trasferito a Colleranesco. Giambuzzi ha riferito che, al fine di riqualificare i territori precedentemente gestiti dal Ruzzo, in “Area Verde” è necessario che venga valutato lo stato attuale del terreno. In merito a queste valutazioni l’ingegnere ha dichiarato che c’è stato un accordo tra il Ruzzo e il Comune di Giulianova, accordo confermato dall’Assessore Ruffini, dove si prevede una “precaratterizzazione” (valutazione primaria del suolo) del territorio ad opera del Ruzzo che ha da poco individuato una ditta alla quale appaltare il lavoro; verranno fatti prelievi nel terreno fino a 10 metri di profondità e su questi campioni di terra verranno compiute analisi specifiche dalle quali emergerà lo “stato di salute” del territorio che dovrebbe andare ad aggiungersi al parco dell’Annunziato.
Giambuzzi si augura che siano sufficienti solo queste analisi preliminari per dimostrare il buono stato del terreno in questione, considerando che per anni questo spazio ha ospitato una complessa struttura preposta alla depurazione di “acque civili e non di acque industrializzate”. Nella nefasta ipotesi che da queste prime rilevazioni dovessero ritenersi necessarie altre analisi i passaggi da affrontare sarebbero due: Caratterizzazione del terreno (analisi maggiormente analitiche) e in caso si prospetti l’incubo dell’inquinamento del suolo si dovrebbe passare ad una conseguente bonifica. Nell’accordo deliberato in giunta tra Ruzzo e Comune, il Ruzzo si vede impegnato esclusivamente nella fase preliminare di precaratterizzazione; quindi, se si dovesse procedere alle fasi di caratterizzazione e bonifica, l’impegno e le conseguenti spese sarebbero a carico del Comune.
Sul tema della sicurezza ha partecipato all’assemblea, su invito del Comitato, il Comandante della stazione dei Carabinieri di Giulianova Piero Olivieri. Sono stati molti i cittadini che hanno sottolineato le problematiche presenti nel Quartiere. I cittadini hanno chiesto un controllo più puntuale del territorio da parte di tutte le forze dell’ordine.
Il comandante ha riferito delle oggettive difficoltà nel controllare un territorio che sembra essere tropo vasto per le poche forze preposte al suo controllo e invita i cittadini a segnalazioni telefoniche direttamente al comando dei Carabinieri di Giulianova, fornendo in sala il numero del centralino; inoltre, si è mostrato favorevole alla richiesta avanzata dal Comitato: fornire un Breve Corso di sicurezza fruibile da tutti i cittadini e riferisce di aver avuto già esperienze positive al riguardo in un altro comune. Si ipotizza che questi incontri possano realizzarsi dopo le vacanze pasquali.
Sulla scogliera frangiflutti e difesa della costa sud di Giulianova, l’ingegnere del Genio Civile, contattato telefonicamente, avrebbe rassicurato che a breve verranno alzati gli argini del fiume e sarà risolta la problematica in merito alla discarica di Coste Lanciano in quanto appena avute le dovute autorizzazioni, inizieranno i lavori che partono dalla discarica stessa per arrivare fino a Colleranesco. I cittadini presenti in sala, alcuni dei quali possessori di stabilimenti balneari nella zona sud, particolarmente colpita dai disagi che aumentano ogni qualvolta giunge cattivo tempo, hanno contestato, invece, la cattiva messa in opera dei lavori operati dalla Regione. Quanto finora realizzato dal Genio Civile non ha risolto i problemi dell’argine giuliese; nel versante del Comune di Roseto si è creato un “parcheggio” nel letto del fiume che ne devia il corso. I cittadini chiedono un maggior controllo da parte dell’Amministrazione comunale soprattutto quando si parla di interventi cosi complessi sul territorio, opere di grande importanza per il benessere del nostro ambiente e quindi del nostro futuro. Emerge, inoltre, la diatriba in merito ad una casa privata costruita tantissimi anni fa su un territorio demaniale; pare che ancora non sia chiaro chi debba provvedere alla rimozione di quella struttura che, a causa dell’erosione dell’argine ora sta perdendo “i pezzi” che vanno a finire sul fiume. L’Assessore Ruffini chiederà al responsabile dell’ufficio tecnico informazioni in merito e contatterà il Genio Civile per verificare lo stato delle cose; infine, ha spiegato ai presenti quanto fatto, per il momento in fase di progettazione, per la realizzazione della scogliera frangiflutti. L’attuazione di questa opera, suggeritaci dalla natura nell’estate 2011, provvederà ad una ridefinizione della costa sud, attualmente erosa gravosamente dalle mareggiate e dall’errate realizzazione dei lavori dell’argine del Tordino.
Il Consigliere Filipponi, ha accennato come risolvere i problemi del fiume e quindi della costa sia importante per tutti i cittadini, sottolineando come gli interventi realizzati lo scorso anno per la riqualificazione delle spiagge a seguito delle tre grandi mareggiare siano costati al comune 600 mila euro in più degli scorsi anni; questo gravoso esborso va a ripercuotersi nella Tari di tutti i cittadini.