Sant’Omero. Facile fare beneficenza con i soldi degli altri, prima con i soldi dei cittadini,ora con quelli dell’attuale maggioranza.
Rispedite al mittente, ossia l’attuale gruppo di opposizione al Comune di Sant’Omero (che aveva proposto l’azzeramento delle indennità di funzione di sindaco e giunta), quelle che vengono definite lezioni di morale. E’ una dura presa di posizione quella del sindaco di Sant’Omero, Andrea Luzii, e dell’intero gruppo di maggioranza relativamente alla proposta, avanzata nel corso dell’ultimo consiglio comunale, da parte della minoranza di azzerare gli stipendi degli amministratori.Insomma, per la lista “Sant’Omero che vogliamo”, la proposta, rigettata, è una provocazione.
” Il consigliere Alessandra Candelori”, si legge in una nota, ” ha già dimenticato che grazie alla scelta politica di sforare il patto di stabilità, ha causato il dissesto finanziario del Comune.
Che sempre a causa delle sue scelte i cittadini oggi sono chiamati a ricoprire gli ammanchi con l’aumento delle tasse e la diminuzione dei servizi. Sempre a causa dell’amministrazione Pompizi-Candelori-Di Sabatino oggi ci troviamo con un comune commissariato e che sempre e solo i cittadini saranno chiamati a coprirne i costi”.
Sin quì la replica, anche piccate nei toni, sul piano politico, ma l’esecutivo guidato dal giovane sindaco snocciola anche dei dati.
” Negli ultimi 5 anni il capogruppo Candelori responsabile (almeno politicamente) del dissesto dell’ente, insieme al suo gruppo ha speso per indennità degli amministratori la bellezza di circa 420.730 euro.
“Oggi però, con i risultati del loro costoso servizio, che sono sotto gli occhi di tutti, pretendono di passare da Robin Hood rinunciando al loro gettone di presenza in consiglio”.
“Farebbero bene però a dire che il loro gettone vale appena 7 euro, questa è la misura dell’impegno sociale della Candelori e dell’ex assessore Di Sabatino, di chi è riuscito a far fallire il nostro comune in tempi da record, solo 5 anni, in danno a tutti noi cittadini”.
“Ma quello che non viene detto, è che il gruppo della passata amministrazione ha percepito anche le indennità non dovute, che oggi, seppur obbligati dalla legge, ancora non restituiscono, in danno non a noi amministratori, ma a tutti i cittadini di Sant’Omero. Va ricordato che commissari sono stati chiamati per esaminare e gestire tutte le problematiche prodotte da chi ci ha preceduto e lasciate in eredità, e che nessuna limitazione pongono all’attività della nuova amministrazione, che si trova solo con più controlli più vincoli e più responsabilità. A causa del disastro finanziario-amministrativo prodotto negli anni 2009, 2010, 2011, 2012, 2013 dall’amministrazione Pompizi-Candelori-Di Sabatino, oggi di fatto amministrare San’Omero è più gravoso sia in termini di impegno che di responsabilità”.
“Chiediamo pertanto pubblicamente al capogruppo Candelori ed a tutta l’ex amministrazione, soprattutto all’ex Sindaco Alberto Pompizi, in nome di tutti i cittadini di Sant’Omero, di restituire tutte le indennità percepite dal 2009 al 2013, così da poter costituire un fondo utile sia per pagare i commissari venuti per analizzare la loro gestione, sia per alleggerire almeno in parte l’aumento delle tasse, dovendo essere i responsabili dei danni a pagarne le conseguenze e non i cittadini”.
“La gratuità, a nostro parere, per un tale servizio è fin troppa grazia, salvo che qualcuno non ritenga che chi ha fatto fallire il nostro comune meriti comunque l’indennità”.