Prenotare una visita medica in tempi brevi sembra una missione impossibile. Noi vi sveliamo il trucco per riuscirci subito.
Il sistema sanitario italiano ha una grande pecca. Possono passare mesi e mesi tra il momento della prenotazione e la visita medica. Un periodo di tempo che potrebbe rivelarsi fatale per chi è affetto da una grave patologia.
Si parla tanto di diagnosi precoce, dell’importanza di consultare medici e svolgere analisi ed esami per scoprire il prima possibile una malattia e accelerare, così, il processo di guarigione o sperare che il trattamento sia più efficace. I cittadini vorrebbero anche sottoporsi regolarmente a controlli o procedere con un consulto quando il corpo lancia campanelli d’allarme. Il problema è che rivolgendosi a specialisti privati il costo è troppo alto.
Non tutti possono permettersi di pagare centinaia di euro per una visita e altri centinaia di euro per esami strumentali. La sanità pubblica è più economica ma qui i tempi di attesa sono lunghissimi. Possono passare mesi se non anni prima di un appuntamento. Un lasso temporale che potrebbe costare molto caro in presenza di malattie gravi come le neoplasie.
Liste d’attesa troppo lunghe o CUP chiuso: come fare subito la visita medica
La Legge stabilisce dei tempi massimi di attesa nel Sistema sanitario italiano a tutela del diritto di cura del cittadino. Recentemente si è tornati sulla questione normativa a causa delle lunghissime liste d’attesa o di CUP che a volte sono proprio chiusi e non accettano prenotazioni. Il cittadino può segnalare i tempi eccessivamente lunghi all’Ufficio relazioni con il pubblico delle ASL locali inviando un apposito modulo. In questo modo si potrà richiedere l’adozione del regime di libera professione intramuraria per sostituire la carenza del sistema.
A pagare l’eccedenza rispetto al ticket sarà proprio il SSN. Il modulo è la soluzione da adottare se i tempi legali per la prenotazione di visite ed esami vengono superati oppure se le liste di attesa sono chiuse per esaurimento dei posti. La Legge stabilisce che i CUP non possono essere chiusi. La tempestività delle cure deve essere garantita.
Se un esame o una visita risulta urgente deve essere accordata entro 72 ore. Se serve in tempi brevi entro dieci giorni, differibile entro 30 giorni per le visite e 60 giorni per esami e prestazioni strumentali, programmabile entro 120 giorni. La priorità indicata dal medico prescrittore sulla ricetta deve essere rispettata ed è compito delle Regioni assicurare l’erogazione dei servizi nei tempi previsti dalla Legge. In caso contrario il cittadino potrà approfittare della libera professione intramuraria pagando il ticket (tranne nei casi in cui vige l’esenzione).