L’istinto suggerirebbe che siano i giorni del fine settimana ad essere i preferiti di molti, ma non è così. Svetta una giornata diversa su tutte quante le altre.
Qual è il giorno più felice della settimana? Verrebbe da dire il sabato o la domenica, perché sono quelli nei quali la maggior parte di noi ha modo di staccare la spina dagli impegni quotidiani. Che spesso si possono rivelare pesanti e pressanti, e che necessitano di essere affrontati anche prendendo le giuste pause. Eppure non è così, stando a quanto affermano alcuni studiosi che hanno concentrato le loro attenzioni proprio su questo aspetto. Perché il sabato e la domenica potrebbero non avere obblighi legati al lavoro, ma potrebbero comunque presentarne altri, per la maggior parte delle persone.

Ad esempio, il proprio tempo libero potrebbe essere comunque sacrificato per la necessità di dovere restare con la famiglia o con altri, quando magari si vorrebbe fare altro. Dì la verità, qualche volta sarà capitato anche a te. E poi può anche succedere che comunque qualcuno si metta a lavorare anche nei giorni liberi, per recuperare gli arretrati od in maniera deliberata per potere guadagnare di più (è il caso di molti titolari di partita iva, n.d.r.). Le conclusioni compiute da questi esperti in ambito comportamentale e sociale vanno da tutt’altra parte rispetto al sabato e la domenica.
Il giorno più felice tra i sette
Gli autori di questo studio provengono dall’University College di Londra e hanno avuto luogo su più di cinquantamila individui, il cui comportamento è stato osservato in un arco di tempo di oltre due anni. E si è scoperto che è il venerdì il giorno più atteso dalla maggior parte di loro, quello che è in grado di suscitare più sensazioni di positività. Il quinto giorno della settimana è quello in cui si sperimentano le più forti emozioni di felicità.

Per quali motivi? Uno è facile da immaginare: di venerdì termina la giornata lavorativa e si ha la tendenza a lavorare con una pressione comunque minore. Poi c’è l’attesa di due giorni di tempo libero, e come diceva Oscar Wilde, “l’attesa del piacere è essa stessa piacere”.
Tant’è vero che di venerdì sera è da sempre diffuso il trend della uscita serale. Invece, un po’ a sorpresa, la domenica è associata alla tristezza. Perché poi l’indomani sarà lunedì e ricomincia una nuova, logorante, lunga settimana.
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È comunque una situazione molto soggettiva
Altrettanto a sorpresa, forse di più, c’è il fatto che pure il mercoledì rappresenta un giorno nel quale il livello di felicità tende ad essere basso. La colpa è proprio del suo trovarsi in mezzo: non è ancora sufficientemente vicino al weekend.

Però va anche detto che pure la ciclicità delle stagioni ha il suo peso, su questa rilevazione. C’è chi è molto meteoropatico e soffre le situazioni di maltempo, a prescindere dal giorno.
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Anche un venerdì od un sabato piovosi o nebbiosi (ed in Inghilterra dove lo studio è stato condotto ce ne sono molte di giornate così) non riescono a dare sempre il sorriso. Secondo gli esperti comunque il giorno veramente felice è quello nel quale si riesce ad organizzare ed equilibrare tutto al meglio. Lasciare il giusto tempo libero per i propri piaceri rappresenta la ricetta migliore, da questo punto di vista.