Novità nella Manovra 2025 in relazione alle ricette mediche. Cambierà il modo in cui si potranno ottenere i farmaci per curarsi.
Addio alle ricette bianche o rosse del medico di famiglia, la Legge di Bilancio 2025 cancella una procedura nota per semplificare il metodo di ottenimento dei farmaci. La novità aiuterà veramente i cittadini o complicherà l’iter?
Ad oggi esistono due tipologie principali di ricette, quella rossa o elettronica compilata sul ricettario regionale e quella bianca compilata sul ricettario personale del medico. La ricetta rossa è utilizzata per la prescrizione di medicinali a carico del Servizio Sanitario Nazionale, la ricetta bianca per i farmaci con costo completamente a carico del cittadino. La validità dipenderà dal tipo di ricetta e dal farmaco prescritto.
Generalmente quella rossa può essere utilizzata entro 30 giorni mentre quella bianca fino a sei mesi se ripetibile. Significa poter acquistare il medicinale fino a dieci volte in sei mesi dalla data di compilazione salvo diversa indicazione da parte del medico specificata nella ricetta (discorso diverso per i disabili). Su una ricetta rossa, poi, si possono prescrivere al massimo due confezioni per farmaco oppure sei in caso di malattia cronica. Cosa cambierà nel 2025 in relazione alla prescrizione dei medicinali?
Come cambieranno le ricette mediche nel 2025
L’articolo 54 della Manovra 2025 stabilisce che tutte le prescrizioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale e dei Servizi Territoriali per l’Assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’Aviazione civile e a carico del cittadino dovranno essere effettuate nel formato elettronico.
Niente più ricette bianche e rosse, solo ricette mediche digitali per verificare con maggiore efficacia l’appropriatezza della prescrizione e per supportare la compilazione del Fascicolo Sanitario Elettronico. Ricette dematerializzate per tutti i pazienti, dunque, senza più proroghe.
Dal 2025 le ricette digitali saranno la norma anche se qualora i medici lo reputassero necessario potrebbero ancora poter stampare le ricette bianche e rosse. Ad esempio quando il paziente è molto anziano e poco pratico di tecnologia. A parte le eccezioni, quindi, il medico dopo la visita dovrà registrare i dati del paziente e della prescrizione per rilasciare poi il numero di ricetta elettronica nonché un promemoria cartaceo con cui il cittadino potrà recarsi in farmacia per ritirare i farmaci prescritti.
Alcuni medicinali, però, resteranno non dematerializzabili come i sonniferi e i tranquillanti nonché le prescrizioni dei dentisti. Non tutti sono convinti che la dematerializzazione delle ricette sia un’idea corretta. Problemi digitali e informatici potrebbero minare il lavoro degli specialisti e gli anziani, come detto, potrebbero incontrare difficoltà con conseguente esclusione sociale.