C’è un nuovo invasore nel nostro Paese e la sua presenza sembra innocua, per giunta. Invece è portatore di quanto di peggio ci possa essere, fai attenzione se lo noti.
Il ragno violino ha reso meno tranquille le ultime estati a diverse persone, negli ultimi anni. Il caso letale di un giovane morto in Salento ad agosto del 2024 per le conseguenze del morso proprio di un ragno violino aveva attirato le attenzioni dei media a riguardo, e dato il via ad una psicosi tale da portare ad una impennata nelle segnalazioni giunte ai centri antiveleno ed ai pronto soccorso da nord a sud. In realtà si è trattato solamente di un caso molto sfortunato.
L’incidenza delle situazioni letali connesse ad un contatto diretto con un ragno violino sono estremamente basse, al pari od anche inferiori rispetto a quanto succede con altri aracnidi ed insetti. E contrariamente a quanto si possa pensare, il ragno violino non è una di quelle specie aliene che arrivano da un altro ecosistema e comportano squilibri dall’impatto devastante nel loro nuovo habitat. Questa specie di ragno vive infatti da sempre nel bacino del Mar Mediterraneo. Non altrimenti si può dire invece di un nuovo, distruttivo invasore.
Qual è il nuovo insetto che è arrivato in Italia?
Si tratta dell’esserino noto con il nome scientifico di Lycorma delicatula, che detto così non è che suoni granché minaccioso. Invece la presenza di questo insetto – che si presenta invero con una moltitudine di colori molto variopinti – dannosa lo è per davvero. La mosca lanterna maculata, questo è il suo nome comune, sta creando dei problemi enormi per molti agricoltori e coltivatori.
L’invasore arriva da est, ed in particolare dall’Asia orientale. Purtroppo da quella parte del mondo, la mosca lanterna maculata si è espansa anche altrove sul pianeta, causando solo guai e perdite economiche ingenti. In Italia le segnalazioni che riguardano la questa mosca esotica riguardano soprattutto alcune zone del Nord e del Centro.
Per qualche motivo poi questo esserino sembra preferire i tratti dove sorgono le linee ferroviarie e le aree suburbane. Adesso la sua presenza è sotto costante monitoraggio da parte degli esperti in ambito fitosanitario, che stanno pensando alle migliori strategie per evitare una proliferazione della mosca lanterna maculata. Perché questa cosa va assolutamente evitata?
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Che cos’ha di così nocivo la mosca lanterna maculata?
Perché una colonizzazione di questo insetto, che può essere scambiato molto facilmente per una farfalla, comporta la distruzione di coltivazioni sulle quali poggia in maniera fondamentale la filiera italiana del settore. C’è da dire che la mosca lanterna maculata non è assolutamente una minaccia per l’uomo, in quando non morde né punge e non trasmette alcun tipo di malattia in nessun modo. Il guaio però è che la sua dieta normale è costituita dalla linfa vitale che scorre nelle piante.
Questo vuol dire che il suo nutrimento significa la morte delle piante stesse che la mosca lanterna maculata sceglie di prosciugare. Le sue vittime preferite sono soprattutto l’ailanto, che è una pianta che è molto diffusa proprio alle porte della città. Ma tale insetto sceglie pure gli alberi di pesco, melo, le viti, gli olmi e tantissimi altri, come confermato da studi realizzati dal
francese INRAE (Institut national de recherche pour l’agriculture, l’alimentation et l’environnement) e dall’ANSES (Ministero argentino del Capitale Umano).
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Segno che l’invasione di questa specie sta rappresentando una piaga in tutto il mondo. E si parla di danni pari a milioni e milioni di euro, con una produttività ridotta e raccolti disastrati per colpa dell’azione nociva di questo insetto. Come si diffonde la mosca lanterna maculata? Sfruttando la rete di trasporti soprattutto commerciale sia con l’estero che sul territorio ed approfittando anche del clima a lei favorevole, proprio come quello temperato caldo che c’è in Italia, ad esempio. Le autorità fitosanitarie invitano ad inviare segnalazioni di possibile presenza della mosca lanterna maculata specificando con precisione i luoghi interessati.
