In che cosa consiste la nuova variante Covid e qual è il vaccino studiato per debellarla. I dati fondamentali e quanti sono i contagi oggi in Italia.
C’è una nuova variante di Covid in circolazione, ed è l’ennesima. Il virus si è evoluto più volte da quando venne scoperto tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, deflagrando poi nella pandemia mondiale da febbraio di quest’ultimo anno. In totale sono stati 16 milioni i decessi riconducibili al Coronavirus in tutto il pianeta. Tutti quanti noi vivemmo un lockdown che parve incredibile.
Alla fine però l’Italia ed il mondo sono usciti da quella imprevedibile situazione, e sostanzialmente già nell’estate del 2020 il Covid non faceva più paura. Tutto merito dei vaccini e delle osservanze di alcune semplici regole di igiene. Ma il fatto che il Covid continuasse a mutare ed a mostrare ogni volta una nuova variante aveva suscitato qualche preoccupazione.
Ormai tutto quanto è come se fosse dimenticato e lontano decenni anziché pochi anni. Eppure il Coronavirus, che causa la malattia chiamata Covid 19, c’è ancora. Non spaventa più e viene recepito come una sorta di influenza di stagione, eppure è necessario prendere le dovute precauzioni.
Il Ministero della Salute ha diffuso alcune informazioni utili riguardo alla campagna vaccinazione contro il Covid. Il via è previsto a metà ottobre, con gli anziani e gli individui di ogni età alle prese con patologie, che avranno la precedenza. L’Italia ha ricevuto un carico importante dell’ultimo vaccino anti-Covid, realizzato da Pfizer. Questo prodotto farmaceutico è chiamato Comirnaty JN.1 e ha ricevuto il pieno via libera da parte dell’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco.
Quali sono i sintomi della nuova variante del Covid?
In generale il vaccino è caldamente consigliato alle persone con più di 60 anni di età, alle donne in gravidanza, agli individui immunodepressi e fragili ed ai pazienti di ospedali, case di riposo e simili. Verranno coperti pure gli operatori sanitari.
Ovviamente la vaccinazione è del tutto gratuita e potrà essere svolta rivolgendosi al proprio medico di base, che comunque potrà fornire informazioni utili aggiuntive. Invece il vaccino anti-influenza è a pagamento e per adesso riguarda gli over 65 ed alle persone fragili, con la relativa campagna che inizia il 1° ottobre. È anche possibile ricevere tutti e due i vaccini nella stessa seduta.
A disposizione però c’è pure il Monkeypox, ovvero il vaccino contro il vaiolo delle scimmie. Ed in questo caso, tale vaccino va fatto ad almeno quattro settimane di distanza da quelli anti-Covid ed anti-influenza. La variante Covid più recente è chiamata Xec ed il suo sintomo principale è una febbre alta.
Nella settimana tra il 19 ed il 25 settembre i contagi in tutta Italia sono stati 11.164, con Lombardia, Veneto e Lazio come Regioni più colpite. La situazione comunque non è allarmante, e lo confermato pure le autorità sanitarie nazionali. Con i primi freddi infatti ci si aspettava una lieve salita dei contagi.