Commissione Vigilanza Abruzzo su La City e sui tribunali, assente la dirigente Marcantonio

L’Aquila. “Oggi in Commissione di Vigilanza c’erano all’ordine del giorno due punti particolarmente importanti sui quali si riteneva indispensabile fare chiarezza, ovvero l’acquisto del complesso La City di Pescara e i Protocolli d’intesa tra la Regione e i Tribunali dell’Aquila, Avezzano e Lanciano e le Procure della Repubblica di Lanciano e Vasto.

Per questo era stata convocata la Dirigente del servizio Gestione Patrimonio e a interim del Personale, Eliana Marcantonio che però non si è presentata. E’ un fatto di una gravità inaudita se consideriamo che la dirigente non si è neanche degnata di inviare una giustificazione per la sua assenza”.

E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo a margine dei lavori odierni.

“Si tratta di un comportamento inqualificabile – sottolinea Febbo – che offende gli abruzzesi e lo Statuto vigente che all’art.30 stabilisce come la Commissione Vigilanza e i Consiglieri regionali, per l’esercizio delle loro funzioni, abbiano diritto di avere tutte le notizie ed informazioni e di ottenere visione e copia di tutti gli atti e documenti amministrativi della Regione e degli Enti ed Aziende dipendenti dalla Regione.

Quello che riguarda la City è un investimento immobiliare sostanzioso (oltre 42 milioni di euro e 1,8 milioni di euro per canoni di affitto) a carico delle casse pubbliche, intorno al quale si sono innescate numerose polemiche in questi mesi e per questo sono quanto mai necessarie attenzione, trasparenza una attenta valutazione di tutte le possibilità. Tra le possibilità ci potrebbe essere la costruzione ex-novo su proprietà regionale nel territorio Comunale di Pescara, magari demolendo e ricostruendo una delle sedi esistenti, o su terreno da acquistare in conformità alle previsioni del Piano regolatore generale. Bisogna valutare anche l’imminente ridefinizione delle funzioni tra Stato – Regione e Provincie anche gli spazi ad essi dedicati dovranno essere ridefiniti. Potrebbero ad esempio valutate altre soluzioni con costi ridotti per l’amministrazione regionale ragionando sugli spazi a disposizione.

Sui Protocolli d’intesa con Tribunali e Procure – aggiunge il Presidente della Commissione di Vigilanza – vanno assolutamente chiariti una serie di aspetti: in primis, come verrà fatta la selezione del personale regionale da trasferire temporaneamente? Cosa succede al termine dei sei mesi? E’ prevista una proroga o i lavoratori rientreranno in Regione? Lo stesso ente regionale può accollarsi l’onere di questo personale? E’ un’operazione fattibile, mentre tra l’altro c’è una ristrutturazione in corso, o c’è il rischio di un intervento da parte della Corte dei Conti?

Sono tutti quesiti che restano senza risposta e vanno ad aggiungersi ai tanti misteri di una Regione che il Presidente D’Alfonso, il quale recentemente aveva elargito un encomio proprio alla Marcantonio, aveva promesso di trasformare in una “casa di vetro”. Al momento però i vetri restano oscurati”.

LA CITY, PETTINARI (M5S): “SOLITO TEATRINO DEL CENTRODESTRA”

Ad indagine già partita da parte della Procura, dopo un Esposto del M5S, il consigliere Mauro Febbo (FI), Presidente della commissione controllo e vigilanza della Regione Abruzzo, porta sul tavolo il discorso su La City.
Il consigliere a margine della commissione dichiara che “la City è un investimento immobiliare sostanzioso (oltre 42 milioni di euro e 1,8 milioni di euro per canoni di affitto) a carico delle casse pubbliche, intorno al quale si sono innescate numerose polemiche in questi mesi e per questo sono quanto mai necessarie attenzione, trasparenza una attenta valutazione di tutte le possibilità”.
“Oggi finalmente si svegliano anche Mauro Febbo ed il centro destra” commenta ironicamente Domenico Pettinari “Siamo molto felici che le battaglie del M5S sensibilizzino anche chi questo affare de La City lo ha fatto partire. Infatti quando la Giunta Chiodi ha dato il via all’operazione, poi con determinazione portata avanti dalla Giunta D’Alfonso, il consigliere Mauro Febbo era addirittura in Giunta. Ricordiamo al consigliere Febbo anche che tra gli inquisiti ci sono ex sindaco di Pescara ed ex assessore all’urbanistica entrambi dello stess o partito Forza Italia. Partito unico” continua Pettinari “che al di là delle scaramucce mediatiche nel momento del bisogno si trova sempre d’accordo”.
“Siamo abbastanza stufi di questi teatrini. I modi per fermare l’operazione su La City ci sono. I consiglieri Regionali, come all’occorrenza fa il M5S, hanno tutto il diritto di avviare procedimenti di inchieste attraverso denunce alla Procura della Repubblica. L’approccio esclusivamente mediatico su questioni così importanti è irrispettoso verso tutti i cittadini abruzzesi, me compreso, che nella lotta per la legalità ci hanno sempre messo anima, cuore e, soprattutto, la faccia”.

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