Sospiri (FI) e M5S su approvazione legge valorizzazione alloggi popolari Ater

Sospiri, ‘Fi ha letteralmente riscritto la legge’

Pescara. “Forza Italia ieri ha letteralmente riscritto la legge sulla vendita degli alloggi popolari: abolizione della mobilità forzosa per quei cittadini che non avranno le risorse per acquistare la casa popolare in cui vivono; eliminazione delle norme di housing sociale, da rifissare nella legge di riforma urbanistica; delega alla giunta e al Consiglio regionale per decretare i prezzi di vendita degli alloggi, e, a tal proposito, revisione delle procedure per individuare gli stessi prezzi.

Sono le quattro modifiche sostanziali che il Gruppo di Forza Italia è riuscito a far inserire nella Legge sulla alienazione e valorizzazione degli alloggi Ater portata in aula dall’assessore Di Matteo.

Quattro modifiche necessarie per restituire equilibrio e razionalità a una legge che, altrimenti, rischiava di mettere in ginocchio intere famiglie meno abbienti, molte delle quali non potrebbero mai permettersi né di affittare una casa privata, né tantomeno di affrontare un mutuo per comprare un qualsiasi appartamento, ovvero quelle famiglie che più di tutte vanno tutelate dalle Istituzioni”.

Ad affermarlo è stato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri in riferimento alla legge di riforma della gestione del patrimonio Ater e di vendita degli alloggi popolari, approvata in serata e sulla quale Forza Italia si è astenuta.

“La necessità di fare cassa e di dismettere il patrimonio che non produce reddito non può tradursi in un danno per i cittadini – ha precisato il Gruppo di Forza Italia -. La legge arrivata in aula purtroppo presentava diverse carenze e debolezze che, sostanzialmente, rischiavano di far mancare l’obiettivo, non riuscendo a incentivare la vendita degli appartamenti, e, per di più, creando confusione nelle famiglie.

Quattro gli emendamenti e le proposte di modifica, considerati da noi irrinunciabili, che Forza Italia è riuscita ad apportare per dare logicità alla legge: innanzitutto i prezzi di vendita degli alloggi non li concerta un dirigente, com’è previsto oggi, ma li definisce la giunta e li approva il Consiglio regionale, chi ha vinto le elezioni si deve assumere le proprie responsabilità; secondo, il comma sulla mobilità forzosa applicata d’imperio, dopo due proposte di mobilità alla singola famiglia, è stato soppresso e riformulato grazie all’attenzione di Forza Italia, e ai criteri fin qui previsti di metratura dell’alloggio e di idoneità alla composizione numerica della famiglia, abbiamo aggiunto i criteri della localizzazione territoriale dei diversi alloggi, sulla base di un incentivo a spostarsi.

Ciò va descritto in uno specifico atto perché ogni Comune, ogni territorio, ha le sue zone e le sue caratteristiche. Tale atto dev’essere sottoposto all’approvazione della Commissione deliberante. Ma è chiaro che non si potesse parlare di una ‘mobilità forzosa’, chi non può comprare l’alloggio popolare in cui vive, non può essere ‘obbligato’ a spostarsi in un altro alloggio, perché c’è un principio di abuso di un diritto acquisito anche trent’anni fa da parte di molte famiglie. Terzo, abbiamo chiesto la soppressione integrale del comma inerente le procedure di formulazione dei Piani di rigenerazione urbana, ossia sul come si giunge all’accordo tra Comuni e Regione per la produzione di Housing sociale, una norma che sicuramente non è il cuore della legge e che piuttosto abbiamo proposto all’assessore Di Matteo di rinviare alla legge, in via di riforma, sull’urbanistica sociale.

Infine l’individuazione dei prezzi degli alloggi: è evidente che il prezzo da cui si determina il valore dell’immobile è stabilito dalle formule che sempre utilizziamo, ossia l’incrocio dei dati dell’Agenzia del Territorio con quelli dell’Osservatorio dei Valori Immobiliari, oltre a eventuale rivalutazione Istat.

E, in questo caso, abbiamo anche abbassato dal 30 al 20 per cento la quota richiesta come acconto al momento dell’acquisto, anche per incentivare le famiglie e dare realmente a tutti la possibilità di comprare la propria casa. Le nostre proposte hanno reso sicuramente ottimale la legge che di fatto abbiamo stravolto e riscritto completamente”.

M5S Abruzzo: ‘Si colpiscono i più deboli’

“E’ stata approvata la legge sull’alienazione degli immobili di proprieta’ delle Ater, la maggioranza avra’ sulla coscienza tutti i cittadini abruzzesi che si troveranno senza casa”. Lo scrive in una nota il Gruppo regionale del Movimento 5 Stelle Abruzzo.

“In un momento storico di crisi epocale e di tagli trasversali e lineari invece di cominciare una riforma cosi’ importante da una razionalizzazione degli sprechi, che riunisca, ad esempio, le Cinque Ater esistenti in una, risparmiando cosi’ sullo spreco di quattro consigli di amministrazione e di quattro collegi sindacali, si inizia sempre nel colpire i piu’ deboli.

Si svenderanno anche a terzi non assegnatari gli alloggi popolari invece di tagliare stipendi e incarichi dei numerosissimi dirigenti.” “Le nostre proposte erano migliorative, costruttive – prosegue la nota – prima una proposta di legge alternativa, poi numerosi emendamenti di merito, per mantenere la funzione sociale delle Ater e per non essere costretti a svendere il patrimonio pubblico.

Non rappresentava per noi una battaglia politica era una battaglia per i cittadini. Se avessimo voluto come scopo il risultato politico avremmo accettato l’approvazione di uno o due emendamenti – che non avrebbero migliorato il futuro dei cittadini abruzzesi – per avere il nostro posto sul carro dei vincitori e sventolare sui media un paio di emendamenti approvati. Ma il M5S non è questo.

Noi siamo portavoce dei cittadini e per fare elaborare questa legge abbiamo ascoltato i cittadini che in quelle case ci vivono, abbiamo ascoltato i sindacati. La maggioranza senza ascoltare nessuno dei portatori di interesse ha approvato una legge a nostro giudizio inumana, che molto probabilmente favorirà la speculazione edilizia e arricchirà chi i soldi li ha già a discapito di chi si trova in condizioni svantaggiate.

Speriamo che non avvenga. Speriamo di sbagliarci. Le conseguenze le vedremo tra un paio di anni. Il M5S – conclude la nota – continuerà a combattere per i diritti dei cittadini”.

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