Sanità Abruzzo, interviene Sovranità: ‘Soppressione presidi sanitari minori mina diritto alla salute’

Pescara. Sovranità, movimento politico facente riferimento alle idee di Matteo Salvini, prende posizione sulla questione dei tagli della sanità abruzzese.

‘Appare incredibile come il governatore D’Alfonso riesca al tempo stesso ad annunciare la costruzione di un nuovo ospedale tra Chieti e Pescara, con una spesa prevista di ben 450 milioni di euro, ed ad avallare la legge che prevede la soppressione di tutti i ‘punti nascita’ nei comuni dove si registra un numero di nuovi nati inferiore alle 500 unità, oltre che ad avallare la chiusura di reparti psichiatrici in vari comuni della Regione”.

Così Aldo Iervese, responsabile abruzzese di Sovranità, in una nota.

“Queste decisioni – continua Iervese – non tengono in conto della natura, in larga parte montuosa, del territorio abruzzese, e che la loro chiusura pregiudicherebbe in maniera sensibile il diritto alla salute dei cittadini, sancito anche dalla Costituzione, in quanto il tempo di percorrenza per il raggiungimento delle strutture sanitarie, specie in inverno, si allargherebbero a dismisura”.

“In definitiva – conclude il responsabile abruzzese di Sovranità – occorrerebbe abbandonare ogni calcolo meramente ragionieristico sul taglio dei costi ed ogni velleità di progetti tanto faraonici quanto inutili, per concentrarsi sui problemi autentici della sanità abruzzese, quali le liste di attesa eccessivamente lunghe e la necessità di potenziamento dei servizi di diagnosi e prevenzione per le patologie.

In merito al taglio delle spese, ci chiediamo poi perché non si sia parlato piuttosto di riprendere la proposta avanzata proprio dal governo Renzi, ma poi non concretizzatasi, di approvazione dei costi standard nazionali per le forniture mediche, che porterebbe ad un immediato risparmio di risorse da reindirizzare per una migliore gestione della Sanità”.

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