Villa Pini, tra le preoccupazioni dei lavoratori e il rapporto dei Nas

vincenzo-angeliniPescara. Assemblea dei dipendenti Villa Pini in mattinata presso la sede regionale della Cgil. Le richieste dei sindacati sono sospensione immediata dell’accreditamento al gruppo Angelini e Cassa Integrazione per il personale. Da 280 giorni senza stipendio i dipendenti del Gruppo Villa Pini temono di perdere, insieme al lavoro, gran parte degli arretrati non ricevuti.

Rapporto Nas. 84 pagine di rapporto e la richiesta di “misure cautelari personali coercitive in carcere” nei confronti di Maria Vincenzo Angelini, Anna Maria Sollecito e altre 4 persone tra ex direttori amministrativi e sanitari del gruppo Villa Pini. Questo è il risultato delle indagini effettuate dai carabinieri del Nas che indagavano su Sanitopoli. Il rapporto è stato rimesso alla Procura di Pescara, guidata da Nicola Trifuoggi, il 16 giugno 2008, un mese prima degli arresti che hanno decapitato la Giunta regionale, guidata all’epoca da Ottaviano Del Turco, oltre a diverse figure legate al mondo della Sanità, tra cui il manager della Asl di Chieti Luigi Conca. cappellino__nas
Durante l’inchiesta i Nas hanno passato sotto la lente d’ingrandimento, con l’aiuto dell’ex direttore dell’Agenzia sanitaria Francesco Di Stanislao, i vari “affari” gestiti dal Gruppo Villa Pini. I Nas hanno analizzato con eccezionale cura i ricoveri e i compensi chiesti dal Gruppo Villa Pini e dalle associate Sanatrix dell’Aquila e Santa Maria di Avezzano. Nelle indagini dei carabinieri emerge un sostanziale taglio a Villa Pini durante la Giunta Del Turco (15 milioni di tagli nel 2005 e 18 milioni nel 2006, mentre nel 2004 il centrodestra aveva tagliato appena 7 mila euro).
del_turcoAlla consegna del rapporto ai pm di Pescara i Nas richiedono l’arresto dei vertici del Gruppo Villa Pini. Nel frattempo Angelini racconta ai magistrati il sistema Sanitopoli, facendo aprire un’inchiesta che porta all’azzeramento della Giunta regionale, guidata da Del Turco e diversi arresti eccellenti. Durante l’indagine i carabinieri del Nas hanno allargato l’indagine anche alla clinica privata Pierangeli.

Il PD chiede chiarezza. “Con il verbale dei NAS – ha dichiarato il capogruppo del PD in Consiglio regionale Camillo D’Alessandro – che ha messo in luce lo sistema di frode ai danni della regione da parte di alcune cliniche private e che svela quanto fatto dal centro-sinistra al Governo regionale e quanto non fatto dal centro-destra negli anni precedenti, con l’attuale vice-coordinare regionale del PDL, Fabrizio Di Stefano, allora presidente della Commissione Sanità, ora bisogna fare chiarezza sulle commissioni ispettive permanenti.”silvio_paolucci
D’Alessandro ha pronto diverse domande da rivolgere alla maggioranza di centrodestra e presto chiederà all’Assessore Venturoni “di cacciare le carte, a partire dai verbali delle commissioni ispettive nel periodo 200-2005” ha concluso D’Alessandro, “Sono convinto che ne vedremo delle belle”. Gli fa eco il segretario regionale del Partito Democratico Silvio Paolucci che ha commento: “il rapporto dei Nas dimostra anche che l’unica prova certa è la montagna di soldi che la Regione dava alle cliniche private: il centrosinistra aveva invece compiuto in pochi mesi scelte coraggiose che non piacevano ai signori della sanità privata, e a dirlo stavolta non sono i politici ma i Carabinieri, e questo mentre con la giunta di centrodestra il debito è aumentato di 11 volte passando da 300 milioni a quasi 3 miliardi di euro”.
Paolucci invoca urgentemente un processo “per ristabilire la verità e scrivere la storia di questi ultimi anni, perché è indubbio che questa vicenda ha pesantemente condizionato il corso degli eventi favorendo elettoralmente il centrodestra, che pure era pienamente coinvolto in queste e in altre vicende. È stata infatti emessa mediaticamente la sentenza di un processo che invece, dopo diciotto mesi, non ha ancora celebrato neppure l’udienza preliminare”.

 

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