Chieti. L’appello di Arcigay Chieti ai candidati abruzzesi alle prossime elezioni politiche ha avuto un tiepido riscontro purtroppo. Alcuni tra quelli interpellati, in aggiunta a quelli che lo avevano già fatto, si sono pronunciati a favore della piattaforma di proposte in 5 punti lanciate da Arcigay a livello nazionale (matrimonio egualitario, adozioni per single e coppie dello stesso sesso, contrasto all’omofobia e transfobia, accesso alla fecondazione eterologa e depatologizzazione dell’identità trans).
Altri (Movimento 5 Stelle), pur dichiarandosi genericamente in favore dell’uguaglianza (salvo aver ignorato l’invito partecipare ai tavoli tecnici che hanno portato alla proposta di legge regionale contro l’omotransfobia – stesso atteggiamento del Partito Democratico Abruzzo) hanno declinato la richiesta a sottoscrivere l’impegno pubblicamente, nascondendosi dietro un fumoso timore che potesse essere “un retaggio della vecchia politica ai soli fini propagandistici della campagna elettorale” Questo gruppo politico, che si presenta agli elettori come la vera novità (sic), evidentemente non distingue un partito politico da un’associazione che si batte per i diritti di tutti e tutte.
Questo è il commento dell’Arciga Chieti: “Ci rallegriamo però che (pochi purtroppo) altri candidati di altri gruppi politici abbiano voluto aderire alla proposta; sono malauguratamente esigui, anche in considerazione del fatto che alcuni provengono da un partito di governo con ampia rappresentanza in termini di voti e simpatizzanti, e che in ambito nazionale si fregia di aver approvato le unioni civili. Spiace constatare infine la vergognosa e incomprensibile ostilità da parte dei partiti di centro destra, che diversamente dalle loro controparti dei più civili paesi nordeuropei, si ostinano a voler ignorare qualsiasi istanza provenga dal nostro mondo; si annunciano invece, da parte di questi gruppi politici, pericolosi e incredibili passi indietro rispetto ai pochissimi appena fatti, più in sintonia evidentemente con i governi autoritari del Medio Oriente o est Europa. Cogliamo l’occasione per ricordare alle forze politiche che attualmente giace in Regione Abruzzo (depositata a settembre 2017) una nostra proposta di legge regionale contro l’omostransfobia sostenuta dai partiti della sinistra e purtroppo ignorata dal PD e dal M5S, assenti anche dai tavoli tecnici della proposta di legge. Basterebbe davvero poco perché questi due gruppi politici in regione dimostrassero buona volontà nel sostenere le tematiche LGBTI, come dicono di voler fare, attraverso questa semplice legge regionale”.
Questi i candidati e le candidate dei vari gruppi che hanno aderito alle nostre proposte di “Voto Arcobaleno” finora
PD: Alessandro Marzoli, Antonio Castricone, Massimo Cialente e Susanna Cenni
Liberi e Uguali: Ivano Martelli, Celeste Costantino, Danilo Leva, Gamal Bouchaib, Sabrina Marchetti, Luigi Fabiani, Fabio Ranieri, Guido Lapadre, Sonia Del Rossi, Antonio Pace
Potere al Popolo: Marisa D’Alfonso, Franco Cilli, Silvano Di Pirro, Carmine Tomeo, Maurizio Acerbo, Sonia Ciarfella, Matteo Ginaldi.