Nella serata di ieri, il Segretario Nazionale del Partito Comunista Onorevole Marco Rizzo è intervenuto a Teramo.
Ad aprire l’iniziativa il Segretario Provinciale di Teramo del PC e candidato alla Camera dei Deputati Mario Ferzetti e il Segretario Cittadino Mirko De Berardinis che hanno ringraziato Rizzo per la sua presenza in Città ed elencato le principali urgenze del nostro territorio: dal lavoro con la grave crisi occupazionale, alla ricostruzione post terremoto ancora ferma al palo, alla messa in sicurezza del territorio, alla difesa degli ospedali pubblici teramani.
Erano presenti anche i candidati teramani del Partito Comunista: Luciana Roscioli, Vittorio Melozzi, Domenico “Mimmo” Rofi.
Hanno partecipato all’incontro anche il Presidente della Casa della Cultura “Carlo Levi” di Teramo Pasquale Limoncelli e lo scrittore e poeta Giovanni Di Girolamo che ha letto ai presenti un suo componimento letterario dedicato al Centenario della Rivoluzione d’Ottobre.
In occasione della visita di Marco Rizzo in città è stato presentato il nuovo vessillo del Partito Comunista di Teramo che riporta i nomi di: Salvatore Tirabovi, Partigiano Comunista combattente nella Battaglia di Bosco Martese, Medaglia d’Oro della Resistenza ed Arnaldo Angelucci storico militante comunista teramano.
Il Segretario Nazionale del PC Marco Rizzo ha illustrato ai presenti il programma del Partito con al centro il tema del lavoro: via il Jobs Act, la Legge Fornero e il precariato, reintroducendo l’art. 18, per la riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore settimanali, per un salario minimo orario di 10 euro, uguale per tutti, lavoratori italiani e stranieri, per dare piena occupazione ed evitare il razzismo e la guerra tra poveri che crescono nelle periferie.
“Il Partito Comunista – ha concluso Rizzo – si batte per il diritto alla casa per tutti, per una sanità pubblica di qualità, senza ticket ed interessi privati, per un’istruzione di qualità e gratuita per tutti. Basta con guerre imperialiste, con le missioni di guerra all’estero e le spese militari che vengono aumentate ogni anno sottraendo fondi ai diritti e alla spesa sociale. Per questo dobbiamo uscire dall’Unione Europea che fa solo gli interessi della finanza e dall’Euro. Fuori anche dalla Nato, un’alleanza militare offensiva e anacronistica. Vogliamo un’Italia socialista, dove il potere sia nelle mani dei lavoratori e non in quelle delle multinazionali. Per questo chiediamo di votare per il partito comunista, di votare per la falce e martello”.