Una proposta dell’opposizione è stata votata all’unanimità per incrementare il livello di efficienza delle azioni comunali contro lo spreco di acque nella litoranea in zona Saraceni.
Nello specifico, la proposta ha posto in luce la questione legata all’uso di acqua potabile per le attività portuali. Nel documento si legge come ad oggi la città di Ortona non disponga di una rete idrica che risulti essere adeguata ai servizi sul porto nazionale, tanto che questi vengono resi mediante l’uso quasi esclusivo della distribuzione di acqua potabile quando – in realtà – potrebbe essere usata un’altra qualità di acque.
Ebbene, per porre un rimedio a questa situazione che comporta inevitabilmente uno spreco di risorse destinate all’uso personale, è stata proposta con successo la realizzazione di una vasca in calcestruzzo armato, interrata, che possa raccoglie l’acqua sorgiva, in località Lido Saraceni, per l’approvvigionamento idrico industriale e commerciale del porto, oltre che per gli altri usi pubblici o, ancora, scopi di consumo umano previa potabilizzazione.
Come funziona il nuovo impianto
Il nuovo impianto ha dunque la possibilità di catturare le acque raccolte dal sistema di canalizzazione realizzato in occasione della costruzione delle gallerie ferroviarie nell’area del parcheggio Saraceni, dove l’acqua sorgiva scorre liberamente per finire in mare.
Si tratta, in tutto, di più di 15 mila litri di acqua stoccata attraverso un sistema di caduta direttamente dalla sorgente. Una risorsa idrica importante che, attraverso un sistema di pompe, potrebbe essere rilasciata a pressione costante lungo la dorsale del porto, dal molo sud a quello nord, per essere poi raccolta in altre cisterne da dislocare in città, e immessa nella rete pubblica dopo la potabilizzazione.
I lavori in corso
Per favorire il progetto, in questi giorni le Ferrovie dello Stato stanno effettuando lavori nella zona in cui è presente una vasca di cemento armato. Diversi mezzi pesanti stanno rimuovendo la massa di terra e di pietre nella rampa di accesso ai binari ferroviari e che potrebbe essere trasformata nella cisterna utile al progetto di contenimento.
Il provvedimento approvato domanda dunque al sindaco di adottare un’iniziativa che sia finalizzata a riunire in tempi rapidi ogni soggetto istituzionale interessato per conferire un incarico progettuale che tenga conto degli studi che sono già stati condotti in materia anche dal comune, per realizzare tale sistema di raccolta e di distribuzione delle acque.