San Giovanni Teatino. In merito alle telecamere installate sui semafori all’incrocio fra Via Roma e Via Cavour, il Sindaco Luciano Marinucci risponde alle critiche mosse dal coordinatore locale di Fratelli D’Italia, che ha definito l’iniziativa come una misura killer e dichiara:
“Vorrei fare alcune riflessioni sulla nota del coordinatore cittadino di San Giovanni Teatino di Fratelli d’Italia, Luca Faccenda, in merito alle telecamere installate all’incrocio fra via Roma e via Cavour. Lui parla, testualmente, di semafori ‘killer’. Non c’è bisogno di aprire il vocabolario per sapere che un killer è colui che esegue un delitto. Per logica, quindi, devo pensare che nella mente del coordinatore di FdI sanzionare un’infrazione significhi commettere un delitto. Siamo quindi di fronte all’assurdo paradosso di legittimare chi non rispetta le regole e fa il pirata della strada”.
Il Sindaco replica anche all’accusa di usare i proventi delle multe per coprire i buchi di bilancio: “Sempre seguendo il ragionamento di Faccenda, noi auspichiamo infrazioni per impinguare le casse comunali. Mi dispiace contraddirlo perché noi, invece, ci auguriamo proprio il contrario, e cioè di non incassare nemmeno un euro dalle multe. La telecamera è un deterrente, soprattutto in un incrocio che ha un tristissimo primato: chi è di Sambuceto lo sa benissimo. Chi rispetta il codice della strada, che è poi dovere di ogni singolo cittadino, non ha nulla da temere”.
Luciano Marinucci, infine, tiene a sottolineare la natura della sua Amministrazione, definita da Faccenda di sinistra. “Devo rilevare che a Faccenda sfugga anche il significato di Lista Civica: la mia non è un’Amministrazione di sinistra, e lo prova il fatto che, fino a dicembre, fra le nostre fila c’è stato un assessore che poi, per convenienza, si è dichiarata di destra. Giorgio Di Clemente, attuale Vicesindaco, è da sempre di destra, ma la nostra lista comprende anche Gabriella Federico e Ester Di Nicola, che hanno idee di sinistra. Questo nello spirito, appunto, di una lista civica, in cui le persone e le loro idee contano più del partito. A Faccenda, quindi, suggerirei un bel ripasso della lingua italiana, della filosofia politica e delle più elementari regole di educazione civica, prima di avventurarsi nel ruolo di opinionista da talk show”.