Alla vigilia del voto, l’autore Michael Wollf ha pubblicato alcune dichiarazioni di Jeffrey Epstein, che mettono in cattiva luce Trump
Un vero uragano si abbatte su Donald Trump, in un momento molto caldo per le elezioni statunitensi. Il Daily Beast ha infatti reso note delle dichiarazioni di Jeffrey Epstein. L’uomo, morto nel 2019 e arrestato per abusi sessuali e traffico di minori, si è descritto come uno degli “amici più stretti” del candidato Repubblicano, confermando anche alcuni segreti relativi alla vita intima del Tycon.
Rivelazioni shock, che stanno facendo discutere negli Stati Uniti e che sono destinate a lasciare strascichi. Epstein infatti ha vantato una sua vicinanza a Trump e a sua moglie Melania, affermando che “la prima volta che è andato a letto con lei è stato sul mio aereo”, che è stato soprannominato, ribattezzato poi come “Lolita Express”.
Epstein ha parlato a lungo di Trump con l’autore Michael Wolff. Registrazioni compromettenti, che potrebbero avere un peso specifico nelle prossime elezioni. Le parole di Epstein porterebbero alla luce una lunga relazione con Trump. Particolari che stanno già facendo discutere sui modi di fare e sul carattere del leader repubblicano. In particolare sui suoi atteggiamenti e comportamenti nei confronti delle donne.
Trump, il rapporto con le mogli degli amici
Epstein ha dipinto un ritratto complicato di Trump. Lo ha definito “affascinante” e “sempre divertente”, capace di una straordinaria abilità di vendita, e ha suggerito di essere personalmente a favore delle politiche di Trump su “le cose transgender”. Ma ha affermato che Trump era un traditore seriale nei suoi matrimoni e amava “le mogli dei suoi migliori amici”. Il passaggio è uno dei più controversi. Secondo Epstein, “Donald Trump aveva l’ossessione di fare sesso con le mogli dei suoi migliori amici e per riuscirci li attirava nella Trump Tower, offriva loro ragazze con cui appartarsi, e poi faceva sentire alle mogli le voci che confermavano il tradimento”, si sente in un passaggio chiave.
Lo staff di Trump ha definito la pubblicazione delle registrazioni come “falsi attacchi” e “interferenze elettorali”. A prendere posizione è anche Wolff, che ha dichiarato di avere fino a cento ore di registrazioni di interviste con Epstein, confermando di averlo utilizzato come fonte per Fire and Fury, un libro uscito negli scorsi anni che faceva luce su alcuni aspetti della vita di Donald Trump. Ha parlato di anni di incontri con Epstein, ce cercava spesso di convincerlo a scrivere una sua autobiografia. Wolff ha detto di aver deciso di rilasciare parti dell’archivio dopo che una nuova accusatrice, un’ex Miss Svizzera, ha affermato la scorsa settimana che Trump l’aveva palpeggiata nel 1992.