Luciano D’Amico torna a parlare in conferenza stampa a poche ore dalla sconfitta nelle regionali: “Esperienza campo largo positiva. C’è una cosa che mi ha fatto male”.
La sconfitta è diventata ufficiale solamente nella mattinata odierna, ma già da ieri Luciano D’Amico aveva alzato bandiera bianca. La scelta di non parlare nella notte è stata vista da tutti come una ammissione del risultato negativo.
Silenzio interrotto solamente intorno alle 11 di oggi quando il candidato del centrosinistra ha parlato in conferenza stampa. D’Amico, ha ringraziato i leader “per il sostegno formidabile” e promosso anche il campo largo: “E’ stata una esperienza straordinaria. Mi auguro che possa essere riproposta anche in altri contesti. Ora siamo pronti a lavorare con tutte le forze politiche della coalizione. Quanto fatto non si fermerà qui“.
Conferenza stampa che ha portato D’Amico a confermare di aver chiamato Marsilio “per augurargli buon lavoro. Il risultato è stato chiarissimo e mi congratulo con lui“.
Ma il leader dell’opposizione abruzzese non ha intenzione di alzare definitivamente bandiera bianca: “In questi cinque anni faremo una opposizione seria e proveremo a costruire l’alternativa al governo delle destre. Nonostante la sconfitta e un risultato netto e chiaro, i punti di differenza registrati non sono molti“.
Se in Sardegna la sconfitta per il centrodestra è arrivata a causa del voto disgiunto, in questo caso D’Amico è stato penalizzato dall’astensionismo. Sono 2 su quattro gli abruzzesi che hanno deciso di non presentarsi ai seggi. “E’ la sconfitta più dura“, il commento da parte del candidato del centrosinistra in conferenza stampa.
Ora, quindi, per la coalizione di sinistra cinque anni da opposizione per due obiettivi: provare a costruire una vera alternativa alla destra e cercare di convincere gli indecisi in vista del prossimo voto. Un compito non semplice considerando anche quanto successo nella giornata di domenica. Ma la strada è lunga e il tempo per ribaltare la situazione c’è.