Il silenzio è ormai alle porte in Abruzzo. D’Amico e Marsilio in questo venerdì hanno chiuso la campagna elettorale senza leader. Ecco le ultime.
Ormai ci siamo: l’Abruzzo presto avrà il suo nuovo presidente. La lunga campagna elettorale si è chiusa in questo venerdì 8 marzo ed ora si entra nel classico silenzio prima del voto (previsto per domenica ndr).
Una chiusura sicuramente molto particolare. Marsilio e D’Amico per questo venerdì hanno deciso di non far salire i leader nazionali sul palco. Una scelta che sembra confermare come la partita si giocherà a livello regionale e non italiano. Naturalmente non sono mancati gli interventi dei leader nei giorni scorsi. Ora si è entrati davvero nel rettilineo finale e non ci resta che aspettare la giornata di lunedì per capire chi la spunterà.
Luciano D’Amico chiude con la Todde sul palco
Nessun leader, ma Alessandra Todde al suo fianco. D’Amico ha deciso di chiudere la sua campagna elettorale a L’Aquila insieme alla neo vincitrice in Sardegna. L’obiettivo del professore è proprio quello di ripetere il successo di ormai qualche settimana fa, ma la situazione è diversa e la strada in salita.
Il candidato del centrosinistra, che ha anche il sostegno di Azione e Italia Viva, ha ringraziato la collega per la presenza e rilanciato la sfida in vista del voto di domenica: “Sono certo che con il suo aiuto riusciremo a concludere nel migliore dei modi il cammino“. In chiusura D’Amico ha cantato Bella Ciao proprio insieme alla Todde.
Diversi governatori al fianco di Marsilio
Per questo ultimo giorno di campagna elettorale Marsilio si è deciso di affidarsi a colleghi di livello come Acquaroli (Marche), Rocca (Lazio), Tesei (Umbria) e Roberti (Molise). Con loro a sorpresa anche il ministro Sangiuliano che ha ribadito come “questa regione non può tornare in mano ai comunisti“.
Il presidente Marsilio si è detto convinto che i giochi si chiuderanno quasi subito. Stando alle parole del governatore uscente, sono 10 i punti di vantaggio in questo momento e la rimonta, se dovessero essere confermati questi numeri, la rimonta sembra essere davvero molto difficile.