Chieti. “Continua senza sosta la telenovela Dalfonsiana sul project financing per la realizzazione del nuovo ospedale di Chieti. Apprendiamo l’esistenza di una DGR approvata ieri che rilascia parere positivo inerente gli aspetti tecnico funzionali rispetto al progetto Maltauro. Premesso che il progetto di finanza in questione non può essere approvato esclusivamente dalla Regione ma deve essere approvato anche dalla ASL 02 che sarà il committente-beneficiario, mi preme poi evidenziare come la proposta non può in alcun modo essere valutata a blocchi separati ma deve essere nella sua approvata nella sua interezza e quindi sia sulla parte tecnico-funzionale sia su quella finanziaria complessivamente”.
Questo il commento del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che sottolinea quanto segue: “Vedremo, non appena ci sarà dato modo di leggere la delibera, in che modo la Maltauro abbia superato le ben 23 (leggasi ventitré nota bene!!!) prescrizioni sollevate dal Rup ing. Primavera che informava il Direttore generale Rivera della sua non accoglibilità della proposta e quest’ultimo lo invitava a prendersi altro tempo in modo di continuare a modificare e integrare la proposta. E anche su questa procedura “anomala” ( eufenismo!!!) credo che ci saranno problematicità e contenziosi. Ma non riesco proprio ad immaginare le reali motivazioni per cui si è arrivati a questa DGR in assenza del PEF (piano economico finanziario) ossia l’atto con cui si esplicitano i termini dello stesso progetto (durata, servizi ecc….). Peraltro sono documenti che sto richiedendo da mesi, vedi ultima richiesta fatta con prot. n. 3275 del 21.02.2018 a cui ad oggi non è stata dato alcun riscontro. La verità è ben diversa. A ben leggere tra le righe di quanto dichiarato dal Presidente D’Alfonso, e dopo quarantaquattro mesi lo conosciamo molto bene, più che un parere favorevole a me sembra che si stia scaricando ad altri la responsabilità e le “rogne” contabili e quelle di altra natura. La Maltauro sono anni ormai che sta lavorando su questa ipotesi con costi di tecnici (ingegneri, architetti, medici, avvocati, commercialisti ecc…) e sopratutto ha già sottoscritto in sede di prima presentazione asseverazione bancaria del PEF, asseverazione che ha costi elevatissimi, peraltro nella prima ipotesi si parlava di un project di ben 730 milioni (sic!!!). Costi e spese di cui la Maltauro chiederà conto e lo farà purtroppo al prossimo Governo regionale. D’Alfonso, ma soprattutto i tecnici regionali e della ASL, sanno benissimo che la proposta avanzata da Maltauro è una ipotesi progettuale irricevibile per dimensioni, costi e tempi e oggi passano la “patata bollente” ad altri. Credo che altri prima di scottarsi prenderepanno tutte le dovute precauzioni e tutele a partire dalla settimana prossima, appena avremo modo di conoscere la DGR”.