A cavalcare la questione dei soldi prima stanziati dalla Regione, e poi ridotti in corsi, è l’associazione Impegno Civico.
“Il sindaco di Tortoreto e la sua amministrazione comunale avrebbero dovuto difendere a spada tratta i fondi assegnati al nostro comune, ma così non è stato”, si legge in una nota diffusa dall’associazione guidata da Franco Rampa. “Infatti, a pochi giorni dal Giro d’Italia 2020, la giunta regionale ha sottratto al teramano ed al nostro comune somme importanti, assegnando tali fondi alla provincia de l’Aquila, per un totale di circa 450.000 euro di rimodulazione”.
La storia è nota: il 21 settembre, la giunta regionale, attraverso una delibera, aveva assegnato alla municipalità costiera poco meno di 130mila euro.
Solo qualche giorno più tardi, con un analogo provvedimento, invece, le somme a disposizione sono passate a 94.827 euro, con un taglio di circa 35mila euro.
“Dopo questo ennesimo, inaccettabile taglio, l’amministrazione-Piccioni è rimasta di nuovo in silenzio”, prosegue Impegno Civico.
Ma la storia dei fondi “fantasma” e delle promesse per i Giri d’Italia a Tortoreto, parte da lontano. Lo scorso anno la regione aveva assegnato al Comune di Tortoreto per la sistemazione delle strade in occasione del Giro d’Italia del 2019, 250.000 euro. Finanziamento ostentato da sindaco e assessori, in più occasioni, soldi che a gennaio 2020 non erano ancora arrivati e di cui non si è saputo più niente.
Certo è che per l’organizzazione della partenza dell’ottava tappa del Giro d’Italia 2019 i cittadini di Tortoreto hanno pagato 61.000 euro. Quest’anno, per l’arrivo del Giro d’Italia 2020 spenderanno più di 145.000 euro. Francamente, per un evento che si tiene nel mese di ottobre, e con tutte le restrizioni dovute al Covid, è davvero un’esagerazione”.