Tortoreto. Il gruppo consiliare parla senza mezzi termini di “altro schiaffo alla democrazia”. Il tema è quello legato all’eliminazione della commissione tecnica urbanistica: operazione perfezionata in occasione dell’ultima seduta consiliare nella quale sono stati abrogati due articoli del regolamento edilizio comunale.
A prendere posizione sono i consiglieri di Tortoreto Più, Libera D’Amelio e Martina del Sasso.
“La giunta di Piccioni, sostituendosi bellamente al potere legiferante della Regione (non che si possa fare sia chiaro, ndr) addirittura ha inteso anticipare gli effetti giuridici della proposta, si ripete, proposta di legge regionale che vorrebbe appunto epurare dalla vita cittadina tortoretana la presenza della commissione tecnica urbanistica”, si legge nella nota.
La commissione, infatti, ha una funzione di controllo tecnico ed è uno strumento fondamentale, senza costo alcuno per l’amministrazione, capace di fornire apporti sovente dirimenti alla risoluzione di criticità a carattere urbanistico del territorio.
“Evidentemente in modo egemonico l’amministrazione Piccioni”, si legge ancora, “ha ritenuto di poter saturare tutto lo scibile urbanistico di interesse per la nostra città rifiutando il prezioso e perito apporto professionale di illuminati tecnici a disposizione della città, da sempre.
Delle due l’una.
O l’amministrazione comunale ha ritenuto che il contributo dei tecnici nominati dalle opposizioni fossero una zavorra per le decisioni politiche da assumere, oppure si è voluto falcidiare la possibilità per la cittadinanza tutta di essere presenza attiva alla formazione delle decisioni tecnico/urbanistiche della città di Tortoreto.
Ebbene, tale effetto a parere dei consiglieri di Tortoreto Più, in attesa che la Legge regionale entri in vigore, (sempre che non ci siano emendamenti o modifiche sul punto) potrebbe essere raggiunto mantenendo la commissione urbanistica ed espungendo appunto dalla stessa la componente politica presente”.
Il gruppo consiliare guidato da Libera D’Amelio ha già informato gli organi di vigilanza sulla correttezza della scelta assunta dalla maggioranza.