“Il Comune di Teramo ha autorizzato tre società, la Green TourismAbruzzo srl, la Media Trading Locator srl e la Ancat srl ad edificare a Piano d’Accio alberghi per un volume complessivo di metri cubi 22.821 ed un’altezza massima di 21,5 metri, nonché ad edificare centri commerciali per un volume complessivo di metri cubi 14.023 ed un’altezza massima di 14,5 metri. A prescindere dalle considerazioni tecniche, ciò che sconcerta è la volontà politica di continuare a svuotare la città per far scivolare verso il mare ogni attività ed ogni iniziativa economica”.
A dirlo il consigliere di “Cittadini in Comune”, Osvaldo Di Teodoro.
“Non devo ricordare a nessuno la recente apertura del nuovo edificio del Globo e dell’Oasi alla Gammarana, laddove fra breve verranno ulteriormente ad aggiungersi i nuovi immobili commerciali del Gruppo Gabrielli. Con questa decisione del Comune relativa a Piano d’Accio (l’ultima delibera di Giunta è la n. 194 del 27 maggio 2022), l’opera di spoglio della città e di spostamento progressivo verso la costa continua incessante, senza alcuna fattiva volontà di bilanciare la situazione in favore del centro storico e delle zone più interne. Mi riferisco in particolare ai costanti dinieghi e/o inerzie che l’Amministrazione ostenta in riferimento a tutte le iniziative che darebbero nuove prospettive e nuova linfa al centro: il bus navetta dal parcheggio di piazzale San Francesco a piazza Martiri; il centro logistico da realizzare nel medesimo parcheggio per sgolfare il centro storico dai corrieri; la riqualificazione del cortile dell’Archivio di Stato da aprire al pubblico (già autorizzata dal Ministero su nostra iniziativa); la riqualificazione del giardino dell’ex Regina Margherita (anch’essa già Autorizzata dalla ASP proprietaria sempre su nostra iniziativa); la riqualificazione a parcheggio dell’ex mercato ortofrutticolo di Campo Boario; la rimodulazione del mercato settimanale; il sondaggio sull’ubicazione del nuovo ospedale di Teramo; la realizzazione di un ristorante Mc Donald’s a ridosso delle mura cittadine; la destinazione del Castello Della Monica a location integrata per cerimonie e tante altre possibilità, puntualmente proposte dal mio Gruppo civico e formalizzate in altrettante mozioni che hanno sempre trovato una immotivata resistenza da parte della maggioranza”.
E infine: “Non v’è chi non veda come una tale mole di indizi univoci, unita all’ulteriore espansione commerciale che il Comune autorizza a Piano d’Accio, non fa che aumentare la convinzione che quello in carica si limiti ad essere il Sindaco dello slittamento del Capoluogo verso il mare e, purtroppo, il Sindaco dell’abbandono della città”.