Non c’è unità nel centrodestra attorno alla candidatura di Giandonato Morra. La corsa alla poltrona di primo cittadino a Teramo si arricchisce di un nuovo capitolo, con Morra disposto a fare un passo indietro e rinunciare alla propria candidatura considerata la mancanza di unità nella coalizione attorno alla sua figura.
Su queste incomprensione del centrodestra, affonda il colpo Giovanni Cavallari, candidato sindaco di opposta fazione. “Le dichiarazioni esternate da Giandonato Morra, certificano lo stato di litigiosità, arroganza e sete di potere dei personaggi che per dieci anni hanno lasciato allo sbando la città – dice Cavallari – I risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti e, nonostante questo, continuano imperterriti verso una strada che ha prodotto danni gravissimi all’economia e al tessuto sociale teramano. Sono veri predatori guidati dai loro personalismi, hanno a cuore una sola cosa: la spartizione di quel poco che rimane dalle rovine della nostra bella Teramo”.
“Questi bambini immaturi non riescono nemmeno a fare quadrato attorno ad una figura esemplare e perciò fuori dal loro stonato coro, rappresentata da un personaggio che in questi anni ha dato a tutti loro lezioni di stile, competenza e serietà. Non esiste un domatore per questi appetiti famelici, esiste una sola possibilità per mettere fine a questo disastro, lasciarli a digiuno”.
Perciò dice Cavallari, “chiedo a voi donne e uomini di Teramo di unirvi alla mia crociata per dare un segno di svolta all’amministrazione della nostra città. Lo chiedo a voi perché voglio essere il Sindaco delle persone oneste che vivono, lavorano e affrontano gioie e sacrifici, lontano dalle poltrone e dalle segrete stanza dei bottoni di una classe politica ingorda ed autoreferenziale. Lasciamo che il passato resti solo nei brutti ricordi e facciamoci forza per cambiare il nostro destino”.